Allenamento a Trigoria - foto AS Roma
La Roma con l’arrivo di Ranieri a metà novembre ha ritrovato compattezza e numeri. La squadra ha scalato la classifica racimolando pian piano punti che le hanno restituito un posizionamento dignitoso, ma anche la possibilità di combattere per un piazzamento in Champions.
Uno sforzo notevole quello che è stato chiesto ai giocatori giallorossi e ad alcuni, forse, un impegno anche maggiore. Angelino è stato uno degli infaticabili suoi quali mister Ranieri ha potuto contare sempre da quando arrivato e anche Saelemaekers ha contribuito concretamente a ottenere punti preziosi. Entrambi, però, nelle ultime gare sembrano perdere colpi.
Dopo aver fornito prove sorprendenti, l’attaccante belga con 5 reti e 3 assist, in tre mesi – da dicembre a febbraio -, e lo spagnolo 3 gol e 3 assist, nel medesimo periodo, nelle ultime partite sono apparsi giù di tono, meno incisivi. ‘Un calo fisiologico’: direbbe sir Claudio, ma in un momento cruciale del campionato.
Controproducente per Angelino anche l’assenza di Dybala con il quale vanta un’intesa in campo sorprendente, tanto da aver apertamente dichiarato: “Sento la sua mancanza”. A rende il quadro più complicato ci sono le retrovie che non risultano tanto determinanti quanto i due titolari costretti, per questo, a scendere comunque in campo, nonostante non stiano in piena forma.
Ancora una volta il limite della Roma emerge prepotente: una panchina corta, che costringe il direttore sportivo, Florent Ghisolfi a continuare a cercare sul mercato giocatori abbordabili e funzionali alla Roma per consentire alla squadra di essere più incisiva nella prossima stagione di incontri.