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Dalla 10 di Totti all’affitto della villa non pagato: che fine ha fatto

In giallorosso ha deluso le aspettative mentre oggi indossa è uno dei punti di riferimento di un club dalla lunga tradizione

Ci sono giocatori che arrivano, magari pagati pure fior fiori di milioni, e poi se ne rivanno senza lasciare traccia di loro. Sono le famose meteore di cui la storia del calcio è piena zeppa. La Roma, da questo punto di vista, può davvero fare scuola: perché se è vero che un acquisto sbagliato possono farlo tutti – basta guardare a cosa è diventato il calciomercato oggi – è un dato di fatto che negli anni il club giallorosso abbia sperperato una fortuna in presunti talenti mai diventati tali.

Giocatori, cioè, spacciati come dei veri e propri crack ma che in realtà erano bidoni stratosferici. Ebbene, il giocatore di cui ci occupiamo oggi può essere considerato in parte uno di questi: brasiliano, e già questo di solito basta per accende i sogni dei tifosi, il suo arrivo a Trigoria avrebbe dovuto far fare il salto di qualità in mezzo al campo alla squadra. Inutile dire come andò invece a finire.

Gerson alla Roma: galeotta fu la foto con la 10 di Totti

Gerson alla Roma: che gaffe quella foto con la 10 di Totti! – (RomaForever.it)

Il suo nome ancora oggi è legato ad un solo episodio. Che con il campo non c’entra assolutamente nulla. E già questo fa capire quanto l’investimento su di lui si rivelò sballato. Uno dei tanti, a fronte per carità di tanti altri campioni portati a Roma, di Walter Sabatini. Di Gerson infatti ricordiamo soltanto quella foto postata con la 10 di Totti, uno scatto che provocò un vero e proprio terremoto tra i tifosi romanisti.

Tanto che proprio Sabatini alla fine dovette intervenire per spiegare la cosa: “Gli ho mandato io la maglia, lui non c’entra nulla. Questo ragazzo che ne sa?”, disse l’allora DS. “Lui ha orgogliosamente esibito la maglia che rappresenta il meglio che questo club può offrire“. Ma il danno ormai era stato fatto. E quell’etichetta gli è rimasta addosso per sempre.

Il flop in Serie A: male anche alla Fiorentina

Partita subito col piede sbagliato, l’avventura italiana di questo giovane e promettente talento sudamericano proseguì peggio. E pensare che comunque era costato una cifra considerevole, considerando i 17 milioni pagati dalla società giallorossa per portarlo in Europa. Pochi però, anzi pochissimi, i lampi con la maglia della Roma e dopo due anni conditi da alti e bassi arrivò il passaggio in prestito secco alla Fiorentina.

Qui il suo esordio nel roboante 6-0 contro il Chievo, dove Gerson segnò pure un gol, sembrava aver aperto un nuovo capitolo per lui in Serie A. Ma così non fu. Al termine della stagione il calciatore venne rispedito a Trigoria. Il suo destino, ormai, era segnato. “Ha dato qualche segnale ma è troppo indolente“, disse rassegnato ancora Walter Sabatini. Il tempo dei saluti per lui era arrivato. A completare il quadro anche una controversia per un affitto di una villa non pagata nonostante il suo lauto stipendio. Pioveva sul bagnato.

Dov’è finito oggi Gerson della Roma: la rinascita in Brasile

Arriviamo così alla domanda che contraddistingue sempre la nostra rubrica: “Che fine ha fatto oggi?”. Tornato innanzitutto in patria – in mezzo pure un’altra esperienza Europea, in Francia, al Marsiglia – dal 2019 è diventato uno dei punti di riferimento del Flamengo. Gerson, che ha indossato anche la fascia da Capitano, non è più allora quel 18enne che sorridente posava, inconsapevole, con una pietra miliare della storia romanista; a 27 anni si è così costruito una nuova vita calcistica. Nota a margine: lo scorso anno accusò un malore per il quale dovette essere trasportato d’urgenza in Ospedale.

Luca Mugnaioli
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Luca Mugnaioli