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Nuovo allenatore Roma, arriva la prima grande esclusione: “Non mi ha chiamato nessuno. Ve lo assicuro”

In questi giorni non si parla d’altro che del futuro della panchina giallorossa: arriva però la prima smentita ufficiale.

Cesc Fabregas prende posto in conferenza stampa con la calma di chi ha già vissuto mille palcoscenici, ma questa volta la scena si carica di attesa. Alle sue spalle, l’impegno  contro il Lecce; davanti, una sala gremita di curiosità. Le domande si rincorrono e cercano di affondare nel futuro, tra campo, panchine e mercato.

Il nome dell’ex centrocampista di Arsenal, Barcellona e Chelsea è tornato a circolare con insistenza negli ambienti che contano. Alcuni sussurrano un possibile interesse da parte di Milan e Roma, altri si spingono oltre, ventilando contatti già avviati. Ma lo spagnolo, oggi allenatore del Como, non lascia margini all’ambiguità. “Non mi ha chiamato nessuno. Sono completamente focalizzato sul Como. Non mi è arrivata nessuna chiamata diretta, ve lo assicuro” – queste le sue parole, nette, scandite con fermezza.

Nel cuore della conferenza, Fabregas ribadisce con coerenza la sua linea. Il Como resta il suo unico pensiero, la squadra su cui ha deciso di investire idee e passione. Il suo sguardo non tradisce dubbi, come se quella maglia biancoblu gli avesse già cucito addosso un’identità che non ha intenzione di cambiare. Nonostante l’interesse crescente nei suoi confronti, il tecnico catalano si mostra impermeabile alle sirene, ancorato a un progetto che sente come proprio.

Alle domande più insistenti sui top club italiani, la risposta non si fa attendere. Nessun contatto, nessuna proposta nascosta sotto traccia. Fabregas smentisce ogni ipotesi di un futuro a Milano o nella Capitale, lasciando intendere che ogni voce sia solo frutto di suggestioni esterne. Il tono della sua voce non cambia, resta costante, deciso, quasi a voler tagliare corto con ogni speculazione.

Nel frattempo, il Como si prepara alla sfida con il Lecce, e l’attenzione dello staff è tutta lì. Tra prove tattiche e scelte da rifinire, ogni dettaglio conta. La pressione mediatica su Fabregas, però, non accenna a calare. L’eco del suo nome continua a muovere pensieri e proiezioni, ma lui rimane saldo al timone, determinato a non lasciarsi distrarre.

La sua presenza, del resto, ha già dato un’impronta forte alla squadra e all’ambiente. In molti vedono in lui il profilo perfetto per una panchina più blasonata, ma lui non ha fretta, e soprattutto non ha dubbi. Il presente è Como. Il resto può attendere, se mai arriverà davvero.

 

Melissa Landolina
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