hummels (foto instagram)
Il difensore giallorosso ha da poco annunciato il suo addio al calcio ma in realtà già nel corso della scorsa stagione era deciso ad appendere gli scarpini al chiodo. Poi una conversazione avuta con De Rossi, all’epoca allenatore della Roma, gli ha fatto cambiare idea convincendolo a proseguire la sua carriera nella Capitale: “È stato De Rossi a convincermi a venire a Roma, a credere ancora di poter dare qualcosa in campo. Con lui mi sentivo motivato e coinvolto”. Una scelta che si è rivelata inizialmente entusiasmante per il calore della piazza e la bellezza della città che lo ha accolto sin dal primo giorno.
“Ci sono stati molti giorni la scorsa estate in cui ho pensato che il ritiro fosse davvero la scelta giusta. Non mi sentivo più motivato ad allenarmi da nessuna parte. C’erano già delle ottime opportunità a luglio, e sentivo che non volevo più allenarmi per nessun motivo. Non volevo tornare a questa routine”, le parole di Mats Hummels nel suo podcast Alone is Hard, nel corso del quale ha commentato la sua decisione di indossare la maglia giallorossa.
DDR, però, è stato esonerato dopo sole 3 giornate di campionato e da lì è iniziato un periodo poco positivo per il talento tedesco: “Purtroppo sono rimasto con lui solo due settimane. Con Ivan Juric è cominciata una situazione modesta, sia in termini di partite che di contenuti di allenamento. La sua interpretazione del calcio la rispetto. Ma non so quanto si possa essere lontani da ciò che mi piace e da ciò che mi rende forte”.
Parole due quelle di Hummels nei confronti di Juric con il quale è stato schierato pochissime volte in campo e non ha mai instaurato un buon feeling. Ma a quanto pare non si è trovato bene neanche nel modo un cui il tecnico croato dirigeva le sedute di allenamento, e un commento così netto da parte di un giocatore che ha militato in alcune delle squadre più importanti d’Europa è sicuramente rivelatore.