
E’ finito 1-1 il derby della Capitale. Dopo un primo tempo in cui sono stati i biancocelesti a prevalere, la gara si è sbloccata nel secondo tempo grazie all’incornata di Romagnoli su calcio piazzato. La Roma però è riuscita a pareggiare grazie ad un lampo di Matias Soulé che per una notte ha indossato la maschera di Dybala riuscendo a battere Mandas – poco prima superlativo nel negare il gol a Mancini – dalla distanza.
Da segnalare anche l’ennesima prova da 8-9 in pagella di Svilar che continua a collezionare statuette di “migliore in campo” (con oggi siamo a 3, ndr). Prendendo spunto da questo però ci uniamo alle sue dichiarazioni nel post-partite: “Avremmo preferito che il premio fosse andato a qualcun altro ma che la Roma avesse vinto”. Sì perché, a conti fatti, il punto di ieri serve a poco in chiave Champions.
Lazio Roma, il derby sugli spalti e gli striscioni “misteriosi” su pagamenti e bonifici

Questo per quanto riguarda la partita in campo. Dopodiché è impossibile non tornare allo spettacolo che le tifoserie hanno offerto sugli spalti, specie quella giallorossa. Dalla coreografia d’inizio partita a quella dedicata al rione Testaccio (qui tutte le immagini). Non sono mancati poi tutta una serie di sfottò, come spesso accade, nel corso della partita. Alcuni dei quali non possiamo mostrarvi per evidenti motivazioni.
Ad ogni modo sulla nostra pagina Facebook li potete trovare tutti. A colpire però è stata anche una sequenza particolare che sembra aver avuto un comune filo conduttore. Anche se, per il momento, il reale significato di questi messaggi è rimasto un po’ misterioso. Criptico, ecco. Tranne per chi, ovviamente, ha deciso di esporli.
“Bonifici e iban”: a chi si riferivano gli striscioni della Roma al derby?
In questi striscioni, apparsi in momenti diversi della partita, si è fatto riferimento a bonifici, iban, pagamenti tracciati e così via. Praticamente tutti si sono accorti della sequenza di questi messaggi anche perché, come detto, ne sono stati preparati davvero tanti e srotolati a più riprese. Evidentemente tutto sarebbe da ricondurre a schermaglie tra gruppi organizzati di tifosi, con bersaglio, chiaramente, quelli della Lazio.