Alla fine l’ha pareggiata lui, l’erede designato di Paulo Dybala. Senza la Joya in campo, ma solo in panchina per stare vicino alla squadra visto l’infortunio che lo terrà fuori fino alla prossima stagione, toccava all’ex Frosinone fare le sue veci. E Soulé, nonostante una prima parte di gara opaca, l’ha fatto.
La sua magia vale l’1-1 che intanto ha permesso alla Roma di non perdere. Perché se è vero che il punto serve a poco ai giallorossi, perdere avrebbe significato perdere le distanze in classifica con la Lazio. Oltre al fatto, chiaramente, di uscire sconfitti dal derby. Insomma, visto che ancora ci sono sei partite davanti tutto sommato il risultato finale non va del tutto buttato via.
Soulé: “Sono contento ma serviva vincere”
“Il gol? Sono molto contento ma ci serviva vincere. Dobbiamo ancora lavorare perché servono altri punti. Siamo su una buona strada ma non basta“, ha dichiarato l’attaccante argentino al termine della gara. In effetti ai più attenti non sarà sfuggito come Soulé, col gol di stasera, sia stato un po’ il profeta di sé stesso dato che prima del derby si era augurato di essere decisivo.
La giornalista di DAZN gli ha fatto notare che la Roma, col pari di oggi, è giunta al sedicesimo risultato utili consecutivo. In più chiuderà l’anno senza sconfitte nelle due stracittadine. Ma Soulé non cambia la sua posizione: “Sicuramente vuol dire che siamo migliorati tanto. Ma purtroppo non è sufficiente. Serve fare di più in ciò che ancora ci manca”.
Soulé segna al derby e va da Dybala: il gesto non sfugge
Piccola nota a margine. Subito dopo aver segnato il gol – davvero splendida la sua conclusione (con un piccolo brivido dovuto al rimbalzo sulla traversa) – Soulé è corso verso la panchina per raccogliere l’abbraccio di tutti i suoi compagni. “Ti sei messo la maschera di Dybala per una sera?” – chiede l’inviata di DAZN – “abbiamo visto un bellissimo abbraccio con lui“. “Sì siamo una squadra unita“, ha risposto Soulé. “Peccato, ripeto, per il pareggio“.