
La costruzione dello stadio della Roma ancora non ha visto mettere a terra il primo mattone a causa di un iter burocratico sempre più lungo e complesso.
I Friedkin starebbero finanziando totalmente la realizzazione del nuovo impianto che potrà accogliere 62 mila tifosi, disegnando la Curva Sud più grande e inclinata al mondo.
Ciò non toglie che non sono mancate polemiche tra le quali, in primo luogo, la posizione scelta per la nuova casa dei tifosi giallorossi.
La struttura dovrebbe essere pronta per il 2028, anno dopo il centenario, ma al momento ancora non sono iniziati i lavori ed è aumentato il dibattito nella Capitale.
E’ stata scelta la zona intorno a Pietralata, servendosi della fermata metro Quintili ma non sono stati fatti i conti con il bosco urbano adiacente e con la questione legata al traffico, infatti la via per raggiungere lo stadio risulterebbe inadatta al movimento che genererebbe la partita.
Il vicepresidente della camera dei deputati Fabio Rampelli è intervenuto sulla questione nel corso di un’intervista a Il Tempo, spiegando quale sarebbe secondo lui la zona ideale per costruire il nuovo stadio della Roma:
Da urbanista dico che il luogo giusto per fare lo stadio della Roma è Tor Vergata, visto che lì sono state programmate infrastrutture, ci arriva la metro, ci sono spazi enormi, non esistono boschi urbani e non c’è il rischio di congestione totale della viabilità che invece pesa su Pietralata. Il progetto di Dan Friedkin si può perfettamente calare anche lì, senza cambiarlo di una virgola. E sarebbe un modo per riqualificare un pezzo della più desolata periferia romana.
Chissà se i Friedkin ascolteranno il suggerimento di chi conosce bene Roma e sa che la scelta di realizzare il nuovo impianto a Pietralata potrebbe rivelarsi inadatta.