Ranieri non sarà come Mou e De Rossi: “Friedkin? Resto solo se…” e chiarisce il suo ruolo

Claudio Ranieri spiega quali sono le condizioni perchè lui resti nella Roma, una volta che sarà terminato il suo impegno come allenatore

Francesca Di Nora -
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Claudio Ranieri
Claudio Ranieri – foto Ansa

Consigliere o dirigente, Claudio Ranieri si sofferma poco sui titoli e da uomo pragmatico sottolinea: “Sarò senior advisor. Mo traducetelo come vi pare…”.

Ranieri chiarisce il suo ruolo una volta lasciata la panchina giallorossa

Il mister testaccino –  nell’ultima intervista rilasciata a Il Messaggero – fa pochi giri di parole e chiarisce quale dovrebbe essere il suo ruolo, una volta che lascerà la panchina, ma su una cosa non transige: “I tifosi devono stare tranquilli. Io non scappo. Scappo solo se non conto. Non farò il parafulmine per nessuno”. Il riferimento a Mournho e De Rossi è chiaro. I due grandi ex molto amati dalla piazza, in tante situazioni hanno fatto da parafulmine, coprendo in tutto e per tutto la proprietà. Una eventualità che sir Claudio non intende accettare.

Friedkin
I Friedkin – foto Ansa

Rispetto al rapporto con i Friedkin è chiaro…

Rispetto ai Friedkin ha precisato: “So che sarò un punto di riferimento per loro, consiglierò cosa è giusto e cosa non lo è, ma poi a decidere è la proprietà. Credo sia per tutti così”. Il suo ruolo deve essere definito e non intende accettare niente di diverso perché “se non decido e non mi sento importante, me ne vado. Oggi mi sento al centro del progetto. Nel momento in cui mi sentissi messo da parte, arrivederci e grazie”.

L’eventualità che sir Claudio lasci la Roma

Il dubbio, vista la precisazione, è che possano esserci avvisaglie di una posizione marginale che induca Ranieri a lasciare. Ma il tecnico ha precisato: “No. Perché i tifosi hanno paura che lasci? Sarò senior advisor, poi dategli il significato che volete”.

Meno presente a Trigoria?

Questo non significa che il suo impegno a Trigoria sarà come oggi “dalle 8 alle 14. Non serve. Devo avere chiara la situazione, farla quadrare bene, mettere il futuro allenatore nelle condizioni migliori e poi stop. Ho detto che viaggerò? Sì, se avrò la possibilità di ritagliarmi una settimana libera, non mi volete far fare nemmeno un viaggetto?”.

“Non sarò il parafulmine di nessuno”

Questo non significa che non intende assumersi le responsabilità che il suo nuovo ruolo comporta. “La faccia – ha sottolineato – sarà sempre la mia, finché sarò al centro del progetto. Quando dico che non sarò il parafulmine di nessuno è solo perché se mi renderò conto di non essere ascoltato che ci sto a fare? Non è l’etichetta o la dicitura che mi farà stare qui o meno ma se sarò una persona ascoltata o non ascoltata. Il resto, se sono un dirigente, un consigliere, non mi interessa molto. Mi interessa invece capire se quando dirò che va fatta una cosa per il bene della Roma, sarò seguito”