Curva Sud e Pellegrini (ansa foto)
Quella tra Lorenzo Pellegrini e la Roma è una storia d’amore intensa, duratura ma che sembra essere giunta ai titoli di coda.
Il centrocampista, negli ultimi tempi, ha sofferto troppo questa passione: una fede che avrebbe voluto far durare tutta la sua carriera proprio come fecero Totti e De Rossi, coloro che lo hanno ispirato ma anche condannato per non essere nato come loro.
Il talento non è allo stesso livello dei suoi predecessori, soprattutto a quello di Totti che resta imparagonabile per tutti, ma De Rossi quella fama l’ha raggiunta soprattutto grazie al suo carattere e alla sua personalità, caratteristiche che non spiccano in Pellegrini.
La sua timidezza e introversione e si scontrano con la visceralità della piazza romana che non gli perdona la sua poca esposizione nel momento del bisogno.
Le critiche che ha ricevuto, durante i mesi più difficili per la Roma in questa stagione, invece di spronarlo lo hanno portato a chiudersi ancora di più senza riuscire ad esprimere le sue capacità neanche nei 90′ di gioco.
E se con Ranieri la squadra è rinata e tutti i giocatori hanno ritrovato una nuova linfa, Pellegrini non è riuscito più ad essere il centrocampista che aveva dimostrato in passato capace di giocate incredibili e ormai dividere le strade sembra essere l’unica via d’uscita rimasta.
Diverse sono le squadre che hanno messo gli occhi su di lui, in Italia e all’estero. In Serie A l’interessamento c’è da parte di Napoli, Inter e Milan (con questi ultimi la Roma potrebbe trovare la chiave per riscattare Saelemaekers).
Tuttavia quella con la Lazio all’andata è stata la miglior prestazione di Lorenzo Pellegrini in stagione, paradosso, per un giocatore che ha sofferto determinate pressioni in questa stagione, riuscire ad esaltarsi nella gara più difficile dell’anno.
Eppure quel gol, quell’esultanza e quel bagno di folla a fine partita sembravano aver sancito la pace tra Lollo e la Curva Sud.
Purtroppo dopo un girone ci si ritrova nella stessa situazione di allora: Pellegrini dovrà ancora una volta trovare la forza di riscattarsi nella partita più importante per la tifoseria con la differenza che questa volta potrebbe essere l’ultima in cui giocherà il derby con la maglia della Roma in dosso e la fascia da Capitano al braccio.