
La Roma torna in campo, stavolta contro la violenza sulle donne e lo fa attraverso le parole del portiere Mile Svilar e della centrocampista Giada Greggi concordi nel dire: “Basta ai femminicidi”.
Due giocatori della Roma in campo contro i femminicidi
Ancora una volta nei giorni scorsi l’Italia è stata ferita profondamente dagli omicidi di Sara Campanella e Ilaria Sula, due 22enni uccise per un ‘no’ pronunciato una ad un compagno di università, l’altra all’ex fidanzato. E a poche ore dai funerali il club giallorosso ha voluto tramite due dei suoi giocatori schierarsi contro due delitti efferati ai danni di due giovani e promettenti ragazze.

Svilar duro: “Educhiamo i nostri figli al no”
Svilar, 25enne, portiere della Roma ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport e ha detto : “Basta, non ne possiamo più di sentire queste cose ogni giorno. Sono storie che toccano tutti perché potrebbero succedere a chiunque. Dobbiamo ripartire dall’educazione dei nostri figli, dobbiamo crescere degli uomini con i giusti valori e capaci di accettare un ‘no’ come risposta. Credo che sia giusto ricordarlo ogni giorno e penso che ognuno di noi debba fare la sua parte”.
Greggi: “Bisognerebbe aiutare i ragazzi a crescere lontano dalla cultura del possesso”
Anche la Greggi, 25enne, centrocampista della Roma, ha voluto dire la sua sull’accaduto e ha sottolineato: “Sara e Ilaria avevano più o meno la mia età, con tutta la vita davanti, quello che è successo mi ha davvero molto colpito. Come società dovremmo accettare il fatto che i femminicidi sono la conseguenza di comportamenti spesso considerati accettabili come le scenate di gelosia e il controllo ossessivo. Bisognerebbe aiutare i ragazzi fin da giovani ad accettare il rifiuto, fa parte della vita, e a crescere lontano dalla cultura del possesso visto che spesso, per non dire quasi sempre, la violenza arriva per mano di persone conosciute”.