
“Non sarò un Dirigente ma un consigliere del Presidente“. Con queste parole, Claudio Ranieri ha voluto mettere in chiaro alcune cose in merito al suo prossimo futuro in società. Sin dal suo arrivo infatti – era stata la società a metterlo nero su bianco nel comunicato ufficiale dell’annuncio – ruoli e competenze di sir Claudio erano stati esplicitati: allenatore fino a giugno e poi Dirigente da giugno in poi. Semmai il dibattito, a seguito degli ottimi risultati conseguiti sulla panchina, è se fosse opportuno trattenerlo in veste di tecnico o meno.
Qualcosa però sembra essere cambiato negli ultimi giorni. Ranieri infatti domenica sera ha voluto ridimensionare il suo futuro compito: perché, come vi abbiamo spiegato stamattina in modo approfondito, da Dirigente a consigliere ci passa un mondo. “Voglio girare il mondo, vedere altro oltre il calcio prima di morire”, un concetto tanto semplice quanto per nulla conciliante con un incarico all’interno di un’organigramma di una società di calcio.
Ranieri e i Friedkin: è cambiato qualcosa nel rapporto?

Diverse fonti, raccolte dalla nostra Redazione, definiscono il Mister meno entusiasta rispetto a prima. Attenzione. Non parliamo di campo – lì la sua concentrazione è massima e rivolta al traguardo Champions – ma come detto per ciò che riguarda il suo futuro. L’ultimo a sollevare dubbi in ordine di tempo è stato il noto esperto di mercato Enrico Camelio: “Claudio Ranieri è stanco“, ha scritto su X nelle scorse ore.
Tutto ruoterebbe alle scelte della società, tra cui quella relativa al nuovo allenatore. “O verrà ascoltato dai Friedkin sulla parte tecnica della Roma o potrebbe lasciare a fine stagione“. Tradotto. Sir Claudio è disposto a metterci sempre la faccia coi tifosi. Ma se le scelte degli americani alla fine dovessero essere altre, è chiaro che a quel punto qualcosa necessariamente cambierà. Addirittura fino alla rottura, secondo Camelio.
In ballo c’è il ruolo di garante con la gente

Da qui allora, intanto, la decisione da parte del Mister di mettere in chiaro le cose pubblicamente in merito al suo effettivo ruolo che andrà ad assumere. Il concetto è stato ripreso anche da Ilario Di Giovambattista: “Ranieri ha la Roma nel cuore, un ottimo rapporto con la proprietà e si sente garante con il popolo giallorosso“, è la premessa del noto conduttore radiofonico.
Subito dopo però aggiunge: “Se le scelte dei Friedkin non dovessero corrispondere ai suoi “consigli” automaticamente verrebbe meno il ruolo di garante”. E a quel punto ogni scenario potrà clamorosamente tornare in discussione.
#Ranieri ha la #AsRoma nel cuore, un ottimo rapporto con la proprietà e si sente garante con il popolo giallorosso. Se le scelte dei #Friedkin non dovessero corrispondere ai suoi “consigli” automaticamente verrebbe meno il ruolo di garante. https://t.co/GtXcSc700g
— Ilario RadioRadio (@IlarioDiGiovamb) April 8, 2025