Gianluca Mancini insieme a Claudio Ranieri - (RomaForever.it)
Gianluca Mancini ha rilasciato un’intervista molto approfondita ad Enrico Camelio toccando vari argomenti dal suo rapporto con De Rossi e Ranieri, alla sua esperienza in Nazionale, al calore della piazza giallorossa, al ruolo che ricopre, al suo rapporto con Hummels e Svilar, a una sua eventuale esperienza all’estero e alla sua top 11 di formazione ideale.
Ciò che ha interessato maggiormente gli ascoltatori è stato il suo intervento in merito al prossimo allenatore della Roma.
Come tutti sappiamo, questa sarà l’ultima stagione di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa. Il tecnico ha ribadito anche nell’intervista post gara di ieri contro la Juventus che ha bisogno di fermarsi, di girare il mondo e di vedere cosa c’è oltre il calcio lasciando intendere che il suo ruolo nella dirigenza a partire dalla prossima stagione sarà quello di consigliere e non avrà potere decisionale potendo così seguire la squadra anche da lontano.
Si parla spesso in questi giorni di chi potrà raccogliere la difficile eredità che lascerà il tecnico di Testaccio ma Mancini ha le idee chiare: “Per me l’allenatore è importante. Il calcio è cambiato. Un tempo una squadra più piccola veniva a Roma a giocare in modo differente. Io cerco di fare il massimo e seguo le indicazioni del mister”.
E poi ha aggiunto: “Se un allenatore mi dice di dare una testata al muro, io lo faccio. Non ho preferenze sull’allenatore, ogni mister ha la sua idea. Magari tra 10-15 anni saprò dare una risposta. Sono stato fortunato nella mia carriera. Ad esempio, con De Rossi facevamo 40 minuti di uscite dal basso in rifinitura. Con Mourinho la fase difensiva era maniacale prima della partita”.
Un messaggio chiaro quello di Mancini, pronto a tutto purché il nuovo allenatore sia funzionale per la squadra e sappia condurla agli obiettivi a cui ambisce.