
Walter Sabatini, ex direttore sportivo della Roma, nel corso di un’intervista alla trasmissione ‘Amore giallorosso’ in onda su T9, ha condiviso una riflessione che ha lasciato spazio all’emozione, ma senza mai abbandonare l’equilibrio del professionista. Interrogato su un possibile futuro con Daniele De Rossi in panchina e Claudio Ranieri in un ruolo dirigenziale, Sabatini ha lasciato trapelare più di un semplice parere, senza mai forzare la mano.
“Quella è una mia opinione personale”, ha esordito, quasi a voler sottolineare che dietro quelle parole non ci fosse né strategia né interesse, ma solo stima. Eppure, da quel punto in avanti, il suo tono ha preso una piega diversa. Non c’era solo affetto nelle sue parole, ma anche una grande responsabilità. “Non farei un favore né a Daniele né a Claudio”, ha detto, con un’onestà disarmante. Una dichiarazione che va oltre i nomi, che parla del rispetto verso le persone e verso il ruolo che occupano.
Sabatini ha scelto di non esporsi ulteriormente, dichiarando apertamente che non ritiene corretto esprimere pubblicamente opinioni su giocatori o allenatori, proprio per non creare malintesi. È una presa di posizione netta, quella di un dirigente che conosce il peso di ogni parola detta fuori luogo. Eppure, il suo messaggio arriva lo stesso, chiaro e potente.
Il discorso si sposta poi su quella che è la vera protagonista di questa fase della stagione: la Roma. Ed è qui che l’uomo Sabatini cede il passo al dirigente, al tecnico, all’osservatore attento. Parla della squadra con un entusiasmo misurato ma evidente, lodando il percorso intrapreso e definendolo “bellissimo”. Non serve altro per comprendere quanto sia coinvolto emotivamente e professionalmente.
L’accenno alla media punti – “da media scudetto”, dice con un sorriso – non è solo un dato statistico, ma una fotografia precisa di un momento storico che ha riportato entusiasmo, identità e voglia di lottare. È un’affermazione che dice molto più di quanto sembri. Non sono numeri a caso, ma segnali chiari di un cambiamento, di una crescita che affonda le sue radici nel lavoro e nella passione.
La Roma di oggi, vista attraverso le parole di Sabatini, è una squadra che ha ritrovato sé stessa, e che guarda al futuro con uno spirito diverso. Che sia guidata da Ranieri, da De Rossi o da chiunque altro, poco importa. Conta che resti viva quella fiamma che si è riaccesa, quella che fa sognare un popolo intero.
Nel calcio, spesso, si cercano certezze dove ci sono solo ipotesi. Ma in certi momenti, basta una voce come quella di Sabatini per capire che la direzione intrapresa è quella giusta. E se anche non ha voluto indicare una strada precisa, ha fatto molto di più: ha acceso una luce.