Hummels a cuore aperto coi tifosi: “A Roma tante difficoltà”

Il racconto del campione tedesco sulla sua esperienza con la Roma: come è nata e quali sono state le difficoltà

Francesca Di Nora -
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Mats Hummels – RomaForever.it

Ha scelto di venire a Roma. Una città che aveva già visitato sia per proprio conto, ma anche con la squadra, il Borussia Dortumund. Mats Hummels ha deciso di giocare nel club giallorosso e a convincerlo è stato anche “De Rossi con il quale ho parlato di stile di gioco e del mio ruolo”. Certo non poteva immaginare che dopo due settimane dal suo arrivo sarebbe andato via.

L’arrivo nella Capitale non è stato facile

Il campione tedesco si racconta in un’intervista a Dazn sottolineando: “I fumetti di Asterix e Obelix hanno alimentato la mia curiosità sulla città”. Ma scherzi a parte l’arrivo nella Capitale per lui “è stato un periodo brutto, anche per la squadra. Non abbiamo vinto molte partite e non abbiamo giocato un buon calcio”. Il passaggio tra i vari allenatori non è stato facile anche per Mats almeno fino all’arrivo di Claudio Ranieri.

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Hummels – RomaForever.it

L’importanza dell’arrivo di Ranieri

Su mister Ranieri è stato chiaro: “Porta con sé un’autorità naturale. È accomodante, simpatico ed è coerente sia su quel che chiede ai giocatori sia sulla decisione di chi far giocare. Fa tutto il possibile per garantire che la squadra abbia successo, è professionale e si aspetta molto”.

Le differenze tra il calcio italiano e quello in Bundesliga

Hummels non nascondere che “in Italia il calcio è diverso dalla Bundesliga. C’è molta difesa a uomo in tutto il campo e non lo sapevo prima. È stato qualcosa di nuovo per me. Ci sono volute alcune settimane per conoscere questo stile di gioco”. Rispetto al calore dei tifosi giallorossi Mats fa un paragone con Dotmund “anche lì le persone sono molto emotive ed entusiaste del calcio. Adoro questo legame dei tifosi con il club”.

Il calciatore tedesco in alcuni casi è stato frainteso

In alcune occasioni il calciatore tedesco è stato frainteso “per generare titoli sui media. Ma non lascerò che questa cosa mi faccia impazzire. Io affronto le cose con umorismo e non intendo cambiare. L’importante è che l’allenatore, il club e la squadra capiscano cosa intendo”.