E se fosse stato Daniele De Rossi a suggerire, inconsapevolmente s’intende, la dritta giusta ai Friedkin? Ci spieghiamo subito. Come spesso succede dalle parti della Capitale quando un filone prende piede è difficile provare a contenere la situazione. Soprattutto su quel filone si chiama Giampiero Gasperini. Un nome che esalta ma al tempo stesso che divide. E quindi giù articoli, trasmissioni dedicate, post social. Una narrazione-fiume che pare davvero inarrestabile.
Almeno fino al prossimo filone. E poi ci son loro, i diretti protagonisti. Che anche se non parlano ufficialmente/pubblicamente (come Ranieri e Ghisolfi) agiscono, pare, dietro le quinte e fanno intendere molto più di quello che una dichiarazione potrebbe fare. Attenzione però. C’è anche chi non si è fatto problemi a sganciare qualche piccola-grande bomba: “Roma? E’ come la Nazionale, piace a tutti“. Insomma, il tema Gasperini infiamma e domina il dibattito romanista.
Gasperini alla Roma al posto di Ranieri: ultime news
Se a questo aggiungiamo le precedenti dichiarazioni sia del tecnico – “non rinnoverò” – che della proprietà bergamasca – “se andrà via ce ne faremo una ragione” – ecco allora che il puzzle prende ancora più forma. Sicuramente, possiamo aggiungere senza timore di smentita, la pausa del campionato ha amplificato il tutto considerando il ‘vuoto’ di argomenti freschi lasciato dal weekend di Serie A saltato. A parte il flop della Nazionale azzurra chiaramente ma a quello ormai ci siamo abituati.
Dicevamo allora che Gasperini si è preso tutta la scena in queste giornate avare di calcio nostrano. Coincidenza ha voluto che il tecnico, ironia della sorte, lunedì fosse a Roma: e i media (giustamente) ci sono andati a nozze. Lui ci ha messo del suo come detto, uscendosene con quelle parole che per molti sono state un chiaro segnale di apertura. Ma le cose stanno realmente così? Sembrerebbe proprio di sì, nel senso che i Friedkin – che avrebbero già abbozzato un triennale – vorrebbero il Gasp quale erede di Ranieri. E lui non ha detto no anche se per ora non c’è nulla di nero su bianco.
Nuovo allenatore Roma: il retroscena su De Rossi è incredibile
Succede allora che la caccia alla notizia porti a scandagliare passato e presente delle faccende giallorosse (e dell’allenatore) in cerca di segnali che possano confermare l’operazione. Il motivo? E’ semplice. Coi Friedkin non ci si può mai fidare. De Rossi e Juric insegnano. Tanto che qualche giornalista navigato ha già cercato di riportare tutti coi piedi per terra: “Occhio, gli americani sono bravissimi a depistare”. Come dargli torto? Eppure c’è chi continua a sostenere questa pista.
Il Corriere dello Sport ad esempio racconta stamani di un Dan Friedkin che sarebbe rimasto particolarmente impressionato lo scorso anno quando l’Atalanta strapazzò la Roma buttandola fuori dalla corsa Champions. “Dobbiamo seguire il loro modello“, aveva detto poco prima un De Rossi ignaro, ovviamente, di quello che sarebbe accaduto nei prossimi mesi.
Quell’assist involontario, spiega il quotidiano, si sarebbe sommato poi al trionfo in Europa League, la vera molla che avrebbe fatto scattare il tutto in questi giorni. Sostenibilità e risultati sportivi, il mix perfetto che fa sognare allora i Friedkin. Come andrà a finire dunque questa storia? Staremo a vedere.