Gasperini è un nome divisivo. Ma ha qualità indubbie. Quanto fatto in questi anni all’Atalanta del resto è sotto gli occhi di tutti. Per questo i Friedkin avrebbero rotto gli indugi chiedendo al tandem Ranieri-Ghisolfi, che in vari momenti hanno avuto modo di confrontarsi col Gasp, di procedere con l’operazione. Del resto di riproporre il modello (vincente) dei bergamaschi nella Capitale è un’occasione troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire. Virtuosità e sostenibilità finanziaria unita ai risultati sportivi. What else?
E allora l’opera di convincimento sarebbe già scattata. Certo, le alternative alla sua candidatura vengono tenute tutte in caldo, ma l’obiettivo sarebbe quello adesso di far convergere tutti gli sforzi su di lui. Dal canto suo, vale la pena ricordarlo, Gasperini ha ancora un anno di contratto con l’Atalanta e anche se, come spiegato dal tecnico stesso, “non ci saranno altri rinnovi“, un confronto interno tra le parti comunque ci sarà. E molto dipenderà, aggiungiamo noi, da come gli orobici termineranno questa stagione. Idem la Roma, attenzione.
Accelerata Friedkin: Gasperini al posto di Ranieri
Ieri, in occasione della cerimonia al Coni, è partito l’assalto a Gasperini da parte dei giornalisti. Era inevitabile. L’allenatore, c’è da dire, non si è lasciato sfuggire l’occasione e si è detto subito lusingato da un accostamento così importante. Non solo. Il tecnico è andato perfino oltre: “Roma? E’ come la Nazionale, piace a tutti”. Per alcuni, dunque, si è trattato di una clamorosa apertura del tecnico al progetto a colori gialli e rossi.
Ma è davvero così? “La stagione però non è ancora finita e in due mesi possono succedere tante cose“, ha anche puntualizzato però Gasperini. “Io debbo pensare intanto all’Atalanta perché ho ancora tanta strada da fare”. Giusto, ogni cosa a suo tempo. Ma il fatto che se ne parli così tanto, e per di più pubblicamente, la dice lunga su come, dietro le quinte, il progetto si stia portando avanti.
L’offerta: a che punto è la trattativa. La risposta
Sul tavolo ci sarebbe infatti già un’offerta da parte dei proprietari della Roma. Che è poi la stessa che era stata sottoposta a De Rossi lo scorso anno e che in generale rappresenta il modus operandi dei Friedkin: contratto su base triennale. Secondo quanto riporta stamani Il Corriere dello Sport Ranieri e Ghisolfi sarebbero entrati nel merito anche delle sfide tecniche e finanziarie del club. Una questione di trasparenza, ci mancherebbe.
E cosa ha risposto Gasperini? Lui non ha detto no alla Roma. E questo è un primo dato di fatto. Tuttavia, puntualizza il quotidiano sportivo, non significa che vi sia giù un accordo in essere. Oltre alla questione Atalanta già citata, è chiaro infatti che a priori l’allenatore non scarterà eventuali altre proposte, come quelle che potrebbero arrivare da Juventus o Milan tanto per dirne due. Magari solo per curiosità.
Il termometro della piazza: Gasperini non piace a tutti ma…
C’è infine da considerare l’aspetto ambientale che però chiosa il CorSport non sarà dirimente nella faccenda. E’ vero, come detto in apertura Gasperini non è certo il Ranieri di turno, ovvero un tecnico in grado di mettere d’accordo tutti pronti-via; e in più non è che il Gasp in questi anni abbia fatto molto per attirarsi le simpatie dei tifosi romanisti (ricordate lo scivolone con Ndicka?). Tuttavia, lo sappiamo bene, alla fine nel calcio a parlare sono soltanto i risultati. E se ipoteticamente Gasperini dovesse riuscire a ripetersi come fatto con l’Atalanta, beh, forse forse il passato potrebbe essere pure archiviato…