La scelta definitiva non è stata ancora presa. Certo è che l’idea Gasperini stuzzica e non poco la famiglia Friedkin che in molti tra gli addetti ai lavori definiscono “stregata” dal modello Atalanta. Quello che ha fatto Gasp in questi anni del resto è sotto gli occhi di tutti anche se il suo personaggio è oltremodo divisivo. E infatti a Roma in molti già storcono il naso sentendo parlare di questa ipotesi. Eppure l’idea sta prendendo sempre più corpo nelle ultime settimane tanto che l’allenatore dei bergamaschi sarebbe balzato in cima alle preferenze dei giallorossi.
Questo lo si capisce anche da come la stampa sportiva stia trattando la notizia: sì perché proprio in queste ore non si parla soltanto di lui come il possibile successore di Ranieri (al pari di altri), ma si sta cercando già di capire che tipo di giocatori sarebbero necessari alla sua gestione, guardando sia a quelli già in rosa alla Roma che a quelli che potrebbero arrivare. Insomma, una sorta di step in più.
Gasperini alla Roma al posto di Ranieri: rosa rivoluzionata? Non del tutto ma…
La prima considerazione che viene da fare – ve lo avevamo spiegato anche qui – è che scorrendo i nomi della rosa ci sarebbero molti aggiustamenti da fare. Gasperini predilige infatti un gioco a tutto campo fatto di duelli individuali e di un’impronta oltremodo aggressiva. Juric, a suo modo, ci aveva provato, ma l’allievo non si è dimostrato all’altezza del maestro. Anzi. L’ex Toro sarà ricordato probabilmente come uno dei peggiori allenatori della storia giallorossa.
Come sistemare allora la faccenda? Intanto Gasperini non è Juric e negli anni all’Atalanta ha saputo gestire con maestria i diversi cambiamenti, anche profondi, operati dalla società che non si è mai fatta scrupoli a cedere pezzi pregiati. Tutti, sempre, abilmente sostituiti. Alla Roma chiaramente ripartirebbe da zero e anche con pressioni maggiori. Vediamo allora, nel caso la scelta finale ricadesse proprio su di lui, chi potrebbe restare e chi no. Ecco l’analisi reparto per reparto.
Portieri
Mile Svilar può tranquillamente fare il titolare in qualsiasi big del nostro campionato. Il problema riguarda però il suo contratto che sebbene scada soltanto nel 2027 necessita di un ritocco al rialzo. Le parti però restano distanti (4 milioni chiede il procuratore, la metà, anzi qualcosa meno, ciò che offre la Roma) e in più la sua cessione garantirebbe una maxi plusvalenza al club. La sua situazione resta quindi da monitorare. Come vice Gasperini ritroverebbe Gollini, col quale ha già lavorato seppur tra alti e bassi.
Difesa: Angelino di nuovo nei tre dietro?
La difesa a tre ben si sposa con le idee tattiche dell’allenatore. La Roma, salvo l’esperimento non riuscito da De Rossi, è già preparata a questo modello. Mancini, pur giovanissimo, trovava sempre spazio ai tempi dell’Atalanta e continuerebbe a far coppia con Ndicka (attenzione però al mercato). Con Hummels in partenza servirebbe in ogni caso un nuovo innesto di valore. Secondo Il Corriere dello Sport non andrebbe esclusa anche l’ipotesi di un nuovo arretramento di Angelino, al quale verrebbero affidate tuttavia maggiori proiezioni offensive.
Centrocampo: Gasp ritroverebbe Cristante, ok Koné-Pisilli
Nella zona mediana del campo, sulla carta, Cristante (è già stato col tecnico), Koné e Pisilli sarebbero compatibili col nuovo corso tattico. Meno Paredes – occhio alla clausola pro Boca Juniors in estate – e il nutrito gruppo di sottopunte-esterni per i quali andrebbe individuata una nuova posizione in campo: El Shaarawy, Soulé, Baldanzi. Sulle fasce Saelemaekers e Angelino andrebbero bene ma sul primo il riscatto è tutto ancora da predisporre. In più mancherebbero alternative di livello, anche se Rensch non sta sfigurando.
Attacco: Pellegrini ai saluti, Dovbyk il ‘crack’
Chiudiamo con l’attacco. Per un Pellegrini che potrebbe lasciare a prescindere dall’allenatore, c’è un Dovbyk che potrebbe sperare di seguire le orme dei tanti predecessori che Gasperini ha saputo trasformare in macchine da gol. L’ultimo è stato Retegui. Chiosa su Dybala. E’ indubbio che l’argentino non si trovi benissimo a correre a perdifiato su e giù per il campo, ma è chiaro che uno con la sua classe, infortuni a parte, farebbe comodo a qualunque tecnico. Gasp compreso.