La Roma ha due campioni che avrebbero potuto indossare la divisa della Nazionale italiana. Due fuoriclasse ai quali è stata fatta una corte spietata perché decidessero di vestire la maglia azzurra.
I ct azzurri sulle tracce di due fuoriclasse
Non tutti sanno che i due giallorossi hanno doppia cittadinanza: quella del Paese nel quale sono nati e cresciuti e quella italiana. Quest’ultima non è passata in sordina ai vari ct che si sono avvicendati sulla panchina della Nazionale Azzurra che hanno cercato in ogni modo di convincerli a scendere in campo con l’Italia.
Dybala poteva giocare con la maglia Azzurra
Il caso più eclatante tra i due è sicuramente Paulo Dybala, la cui mamma ha origini italiane, essendo figlia di madre napoletana. Queste origini hanno consentito a La Joya di ottenere il passaporto italiano e gli consentivano anche la possibilità di scendere in campo con l’Italia.
Il campione argentino corteggiato da Conte
Il lungo corteggiamento per persuadere il campione argentino è stato, tempo fa, ad opera di Antonio Conte. Un tentativo vano in quanto Dybala, avrebbe poi specificato in una successiva intervista a La Repubblica: “Mi sento al cento per cento argentino, anche se ho sangue e passaporto italiano e polacco. Quando ho dovuto scegliere non ho avuto dubbi, io voglio giocare nell’Argentina. Non sarei felice in una nazionale che non sento mia”.
Anche Soulè poteva giocare con l’Italia
Sorprendentemente, nella Roma c’è un altro fuoriclasse italo-argentino, anche lui ha il passaporto italiano poiché la mamma discende da emigrati italiani che ha rifiutato l’allettante invito di giocare con la Nazionale italiana. Si tratta di Matias Soulè al quale l’attuale ct della nazionale, Luciano Spalletti, ha chiesto di vestire la maglia Azzurra. Anche in questo, caso, però, con esito negativo.
Spalletti ha cercato di convincerlo
In un’intervista rilasciata a Tuttosport.com, l’attaccante giallorosso ha chiarito: “Ho parlato con Spalletti, gli ho detto la verità, ovvero che mi sentivo argentino. L’ho ringraziato perché mi voleva, ma io sto aspettando l’Argentina. Sono argentino, sono nato lì e il cuore mi dice sempre Argentina”.