Un episodio che ha cambiato il destino di una partita. Un errore che continua a far discutere. Max Tonetto, ex difensore della Roma, non ha usato mezzi termini per commentare la direzione arbitrale del match tra Athletic Bilbao e Borussia Dortmund. Durante la trasmissione televisiva “Non mi stanco mai di te”, in onda sul canale 82 del digitale terrestre e su Cusano Media Play, l’ex terzino giallorosso ha espresso un’opinione netta sull’espulsione subita da Mats Hummels nel match di ritorno della competizione europea.
Una decisione che ha stravolto la partita
Per Tonetto, il vero protagonista in negativo della gara non è stato il difensore tedesco, ma il direttore di gara. “La partita la impicca l’arbitro, non Hummels. L’espulsione è scandalosa”, ha dichiarato senza esitazioni, sottolineando come una decisione del genere possa condizionare il destino di una squadra e il corso della competizione.
Nel calcio moderno, episodi simili generano inevitabilmente polemiche, soprattutto quando a farne le spese è un giocatore della caratura di Hummels, abituato a gestire con esperienza situazioni delicate in campo. Secondo l’ex difensore della Roma, l’intervento del tedesco poteva essere valutato diversamente, senza arrivare a una decisione così drastica.
Turpin sotto accusa: un arbitro bravo, ma un errore troppo grave
Nel corso della trasmissione, Tonetto ha poi analizzato anche la prestazione dell’arbitro Clément Turpin, uno dei fischietti più esperti del panorama europeo. “L’arbitro è uno dei migliori, uno dei più bravi, ma l’espulsione è vergognosa”, ha affermato con fermezza, ribadendo come l’episodio sia stato gestito in maniera errata nonostante la grande esperienza dell’arbitro francese.
Secondo Tonetto, l’errore arbitrale è evidente: “Hummels sicuramente ha fatto un errore, ma quello non è mai cartellino rosso”. Un commento che non lascia spazio a interpretazioni e che riflette il pensiero di molti addetti ai lavori e tifosi.
Il dibattito sulle decisioni arbitrali continua a dividere il mondo del calcio e questo episodio ne è l’ennesima dimostrazione. Quando una chiamata sbagliata incide così tanto sull’andamento di una gara, il confronto diventa inevitabile e il malcontento generale cresce.