Sul futuro di Edoardo Bove potrebbero esserci presto delle importanti novità. Ieri vi abbiamo dato la notizia del nuovo ricovero del calciatore che si è recato ad Ancona per sottoporsi a ulteriori esami oltre a quelli fatti in questi mesi. Accertamenti, approfondimenti in più che dovranno chiarire se e in che modo la carriera del calciatore potrà riprendere. Intanto all’estero oppure in Italia.
L’ospedale di Torrette e la clinica di cardiologia e aritmologia è considerata una struttura all’avanguardia: la speranza è allora quella che da questo consulto emergano buone nove.
Bove, come spiegato dalla nota ufficiale della Fiorentina, è stato accompagnato dal suo medico di fiducia, il Prof. Paolo Zeppilli (che presiede anche la commissione medico-scientifica della FIGC), che si confronterà con Antonio Dello Russo, a capo della struttura sanitaria – ribattezzata peraltro “dei campioni” per via dei tanti professionisti che vi si sono rivolti – considerato un luminare del genere.
Bove può tornare in campo? Attesa per i risultati degli esami
Il calciatore, ad ogni modo, sarà dimesso nella giornata di oggi. In questi giorni, come abbiamo appreso, ha svolto “accertamenti cardiologici approfonditi di tipo elettrofisiologico“. L’obiettivo degli esami è quello di scavare a fondo nel quadro clinico del calciatore, per capire se e quanto ci sia stata una predisposizione genetica alla base del malore accusato in campo contro l’Inter nel dicembre scorso. Malore che per poco non gli costava la vita.
I controlli ad Ancona hanno avuto lo scopo inoltre di misurare “l’attività elettrica del cuore, attraverso elettrodi metallici inseriti in tutte e 4 le camere cardiache per rilevare eventuali gravi anomalie del ritmo”. Uno spartiacque fondamentale per saperne di più sullo stato del suo organo.
Le prospettive future. Tutti cercano di capire quali potranno essere i risvolti per il calciatore. Ossia rispondere alla domanda divenuta ormai un angosciante ritornello: rivedremo mai Bove in campo? E se sì dove?
Ipotesi Italia sempre remota, all’estero invece…
Secondo La Gazzetta dello Sport oggi in edicola il dubbio riguarderebbe però soltanto la possibilità di ritornare a giocare all’estero dato che al momento un suo reintegro in Italia appare “alquanto improbabile“ (citiamo testualmente).
A meno che non cambino i protocolli (difficile) oppure si arrivi alla rimozione del defibrillatore, ipotesi che pure non va scartata anche se poi bisognerebbe capire se qualcuno si prenderà la responsabilità, in ogni caso, di firmargli l’idoneità sportiva. Scenario anche questo che pare complesso.
Le date
Insomma, domande, interrogativi ai quali, purtroppo, ancora non si riesce a dare una risposta. A seguito di questi nuovi esami tuttavia potrebbero arrivare novità. E spunta una prima data ufficiale entro la quale qualcosa in più si dovrebbe sapere. Gli esiti dei controlli effettuati ad Ancona infatti dovrebbero arrivare tra una quindicina di giorni. Dunque attorno al periodo di Pasqua il futuro di Bove in campo potrebbe essere addirittura rivelato. La trepidante attesa (conto alla rovescia?) continua…