
Il tempo stringe e le giornate di campionato si assottigliano. Mentre la corsa europea è ancora aperta, un’altra questione si fa sempre più urgente: chi sarà il prossimo allenatore della Roma? Il nome giusto potrebbe arrivare da una cerchia ristretta di candidati, ma le variabili in gioco sono molte. Il futuro della panchina giallorossa è un tema caldo, e il parere di Claudio Ranieri potrebbe essere decisivo.
Le voci si rincorrono, le ipotesi si moltiplicano, e tra esperti e opinionisti si delinea un quadro ricco di sfumature. Tra i più gettonati spicca il nome di Massimiliano Allegri, un profilo che sembra mettere d’accordo molti addetti ai lavori. Stefano Impallomeni sottolinea come l’ex tecnico della Juventus abbia tutte le caratteristiche per imporsi in una piazza esigente come Roma, grazie alla sua esperienza e alla capacità di gestire situazioni ad alta pressione. Un’altra figura in discussione è quella di Gian Piero Gasperini, che rappresenta una scelta intrigante, anche se il suo carattere forte potrebbe entrare in conflitto con un ambiente sempre in ebollizione.
Chi guiderà la Roma? Il dibattito è aperto
Amedeo Carboni vede in Allegri una sorta di Mourinho italiano, un allenatore capace di trasmettere personalità e disciplina, due ingredienti fondamentali per affrontare una piazza complessa come quella romanista. Ma resta il nodo delle garanzie: un tecnico di questo calibro accetterebbe senza un progetto solido alle spalle? Jacopo Volpi evidenzia come il tecnico toscano, con una rosa competitiva ma non stellare, potrebbe comunque fare la differenza. Tuttavia, il suo futuro potrebbe incrociarsi con quello del Milan, un’opzione che rende la trattativa meno scontata.
E se fosse Maurizio Sarri la sorpresa? L’ex tecnico della Lazio è un’opzione che divide. Da una parte, c’è chi ricorda il suo talento nel far giocare bene le squadre, dall’altra pesa il suo passato biancoceleste, che potrebbe rendere difficile l’accettazione da parte della tifoseria. Paolo Pacchioni si dice scettico su Gasperini e sottolinea le complicazioni legate a nomi come Sarri e Vincenzo Montella, entrambi con trascorsi poco idilliaci a Roma.
In mezzo a questi nomi si fa strada un’ipotesi più suggestiva: il ritorno in Italia di Roberto De Zerbi, un’idea che Arturo Di Napoli trova affascinante, soprattutto per il suo calcio moderno e aggressivo. Una scelta meno tradizionale, ma che potrebbe rappresentare una svolta.
Il peso della decisione sarà enorme. Chiunque siederà sulla panchina giallorossa dovrà fare i conti con la pressione dell’ambiente e con il paragone inevitabile con Ranieri. Come sottolinea Massimo Brambati, servirebbe qualcuno capace di proseguire nel solco tracciato dal tecnico testaccino, senza stravolgere il lavoro fatto finora. E forse proprio per questo Allegri sembra essere il nome più ricorrente.
Nelle prossime settimane la situazione potrebbe chiarirsi, ma una cosa è certa: la scelta dell’allenatore sarà cruciale per il futuro della Roma.