Si parla del momento della Roma con Angelo Di Livio, giocatore dai trascorsi, tra gli altri, in giallorosso. Impossibile non partire dalla perdita di Paulo Dybala che, com’è noto, ha terminato anzitempo la stagione per infortunio. “Quanto sposta in chiave Champions la sua assenza? Cambia tantissimo, è una perdita grave“, risponde l’ex centrocampista. Di Livio sottolinea infatti come la cura Ranieri sia riuscita a restituirci un calciatore “assurdo nel senso positivo del termine” in grado di riportare “tanta convinzione anche tra i compagni“.
“E’ una batosta al livello psicologico“, ammette poi senza troppi giri di parole. L’infortunio inoltre rimette al centro del dibattito l’eterna telenovela riguardante il suo futuro: perché se è vero che il suo contratto è stato prolungato automaticamente – e a cifre peraltro monstre – la sua tenuta fisica potrebbe spingere la Roma a voltare definitivamente pagina: “Questo pensiero viene ed è normale” – puntualizza l’ex giallorosso – “le valutazioni andranno fatte in estate anche in virtù del suo accordo“.
Chi al posto di Dybala? Di Livio non ha dubbi: “Tutti devono avere più coraggio”
Intanto però c’è un finale di stagione da affrontare. Perché se è vero che la Roma ha fatto tanto il risultato deve ancora essere centrato. Duole dirlo ma è così. “Ora è il momento di responsabilizzare Soulé e Baldanzi, ma devono mostrare più coraggio tutti quanti“, è la strada indicata da Di Livio. Parlando di alternative, oltre ai due attaccanti citati – ovvero i ricambi naturali della Joya – ci sarebbero tuttavia altre soluzioni adeguate da provare.
“Mi stuzzica pure l’idea di vedere insieme le due punte: a mio avviso Shomurodov e Dovbyk sono compatibili. E poi ci sono sempre El Shaarawy e Saelemaekers: insomma, la Roma lì ha tante possibilità”, questo il pensiero espresso dall’ex calciatore.
Il Soldatino sull’infortunio alla Joya: “E’ un peccato per la Roma”
Si torna quindi sul crack di Dybala: “Erano anni che non vedevo un Dybala così potente, un termine che non pensavo di abbinare più all’argentino. Ero convinto che avessero trovato il modo di farlo rendere al massimo: l’infortunio è stato un fulmine a ciel sereno”. Di Livio precisa: “Si poteva evitare? No, queste cose non si possono prevedere. Poteva succedere in qualsiasi momento vista la dinamica“.
‘Soldatino’ assolve dunque Ranieri: “Il Mister ha fatto bene a farlo entrare e lui ha risposto come doveva anche a gara in corso e in un momento decisivo della stagione”. Infine sulle possibili ripercussioni psicologiche dell’accaduto: “Inconsciamente la paura aumenterà soprattutto sugli scatti e quando c’è la necessità di forzare un po’. Di Livio conclude: “Ne ha passati tanti di infortuni e situazione non belle, ma aveva la sensazione forse di esserne uscito. Questo infortunio può cambiare Dybala anche al livello di testa”.