
Edoardo Bove vuole giocare, per lui calcare il rettangolo di gioco è una ragione di vita. Intende, percorrere qualsiasi strada prima di archiviare il sogno di una vita. Pertanto ha deciso di raggiungere l’ospedale di Torrette, conosciuto anche come ‘la clinica dei campioni’ per sottoporsi ad altre indagini.
L’incubo di Edoardo
Dal 1 dicembre scorso per il centrocampista romano è iniziato un incubo. Il malore e l’arresto cardiaco al 17’ di Fiorentina-Inter. Il rischio di perdere la vita, per fortuna scongiurato grazie al tempestivo intervento, non ha eliminato la sofferenza provocata da quell’episodio. Il grande cordone di solidarietà e il calore umano di parenti, amici, conoscenti, simpatizzanti, appassionati di calcio, non allevia il dolore provocato dalla consapevolezza che con un defibrillatore interno può giocare solo all’estero.

Vuole verificare se ci sono altre strade percorribili
Ancora non vuole arrendersi a questa eventualità e ieri ha raggiunto il presidio ospedaliero di Ancona per verificare se ci sono altre strade percorribili. Il giocatore della Fiorentina si è affidato alle sapienti mani del professore Antonio Dello Russo, che è anche direttore della clinica di Cardiologia e Aritmologia che potrebbe valutare soluzioni alternative.
Ha raggiunto l’ospedale di Ancora sollecitato dalla Fiorentina
Ad aver spinto Bove a raggiungere il centro è stata la società Viola che, come riporta Il Messaggero, vuole capire quali possono essere gli sviluppi futuri per il centrocampista. Una scelta che nasce dalla consapevolezza del fatto che l’ospedale di Torrette è stata raggiunto da diversi sportivi, anche nomi altisonanti come Mario Cipollini, Diego Ulissi, Elia Viviani, Davide Gardini…
Gli esperti ora cercano una soluzione
La struttura sanitaria è un’eccellenza e non solo per problemi cardiaci, perché anche i reparti di Traumatologia e Ortopedia hanno accolto campioni come Valentino Rossi per frattura di tibia e perone. La speranza è che, attraverso accertamenti specifici, gli esperti dell’ospedale dei campioni possano trovare una ‘soluzione’ anche al problema di Edoardo…