
Roma, centro nevralgico di passioni calcistiche ed emozioni senza tempo. Francesco Totti, il simbolo di un’epoca, ha catalizzato l’attenzione di centinaia di tifosi accorsi per vederlo da vicino durante un evento organizzato da Iliad, il noto operatore di telecomunicazioni, nello store di Prati. Un appuntamento speciale in cui l’ex capitano della Roma ha parlato del suo passato, della sua vita fuori dal calcio e della mancanza di un vero successore nel panorama calcistico attuale.
L’atmosfera era quella delle grandi occasioni: bandiere giallorosse, cori e l’affetto incondizionato di chi non ha mai smesso di considerarlo il proprio capitano. Selfie, autografi e strette di mano hanno accompagnato il racconto di una carriera che, ancora oggi, continua a far parlare di sé.
Iliad e Serie A, un binomio all’insegna della trasparenza
L’evento, oltre a essere un momento di incontro con Totti, è stato anche l’occasione per sottolineare la partnership tra Iliad e la Serie A. Giorgio Carafa Cohen, Chief Brand and Revenue Officer di Iliad, ha ribadito come il gruppo sia il quinto operatore in Europa, con 12 milioni di utenti in Italia, e abbia scelto di legarsi alla Serie A per valori comuni come chiarezza, trasparenza e semplicità. Una collaborazione che si concretizza in diversi aspetti della competizione, tra cui la visibilità durante il VAR e la goal-line technology.
Totti e l’amore per un’unica maglia
Quando Totti prende la parola, il pubblico ascolta in silenzio. Con la solita umiltà e schiettezza, ripercorre il privilegio di aver indossato una sola maglia per tutta la carriera: “Ho coronato il mio sogno, quello di giocare solo con la Roma. Sono felice di essere considerato una leggenda, ma questo titolo si guadagna nel tempo, con il sacrificio e la passione. Quando scendevo in campo, sapevo di avere una responsabilità importante: rappresentare questi colori nel modo migliore”.
Il discorso si sposta poi su un tema che incuriosisce i tifosi da anni: esiste un suo erede nel calcio italiano? La risposta è chiara e diretta: “Oggi non vedo un giocatore che possa essere il mio successore. Nessuno mi chiama per chiedere consigli o per cercare un punto di riferimento. È difficile trovare un altro Totti, ma spero che ci sia un giovane con la stessa passione, pronto a inseguire il suo sogno”.
Vita da ex calciatore, tra affetto e mancanza di privacy
L’evento volge al termine, ma c’è ancora tempo per una riflessione sulla vita lontano dal rettangolo verde. Il ritiro non ha cambiato il suo rapporto con i tifosi, che continuano a riconoscerlo ovunque: “Essere amato così tanto è un onore, ma porta con sé qualche difficoltà. Non ho una vera vita privata, non posso neanche portare mia figlia al parco senza essere fermato da decine di persone. È il prezzo da pagare per quello che ho rappresentato, ma lo accetto con gratitudine”.
Dopo aver salutato il pubblico, Totti si concede a Cronache di Spogliatoi, un podcast che gli permette di raccontarsi in modo ancora più personale. L’ovazione finale della folla è il segno che, per i romanisti, lui non sarà mai un semplice ex calciatore, ma un’icona eterna.