Mancini esulta insieme a Dovbyk - (RomaForever.it)
La Roma vince pur soffrendo contro un Cagliari molto organizzato e che forse, ai punti, avrebbe meritato persino qualcosa in più del pareggio. Ma il calcio, a volte, non premia sempre la squadra che gioca meglio. In effetti di difficoltà i giallorossi, con l’umore sotto i tacchi dopo la cocente eliminazione in Europa League, ne hanno incontrate diverse; in primis la stanchezza – se vinci le gambe recuperano molto più in fretta – e poi perché molti giocatori non hanno brillato come loro solito.
Ma ad un Ranieri che ormai non conosce pause quantomeno in campionato sono bastati un guizzo del tanto discusso Dovbyk, bene il gol, meno bene tutto il resto, e di un super Svilar che ieri pomeriggio ha tirato su la saracinesca non facendo passare davvero nulla. Morale della favola? Sesta vittoria in Serie A consecutiva e soprattutto la zona Champions ad un tiro di schioppo. What else?
Di questo si è parlato stamattina anche a Radio Radio dove è stato analizzato l’attuale momento della Roma partendo proprio dalla vittoria, sofferta, arrivata contro il Cagliari. Tra gli opinionisti ospiti in trasmissione c’è stato anche il noto giornalista Enrico Camelio che però non è riuscito ad esprimere un giudizio univoco su questa squadra. “Difficile sbilanciarsi, le due romane vivono due momenti davvero particolari”, ha detto Camelio.
“Le ultime giornate sono tutte in salita, non dimentichiamoci che l’anno scorso di questi tempi la Roma era in quella posizione lì, forse anche più su. Poi però sappiamo com’è andata. Quindi piedi per terra”, il monito lanciato durante Radio Radio Mattino Sport e News.
Secondo il giornalista ad incidere peraltro contro il Cagliari, ieri, sarebbe stato anche un pizzico di fortuna, Svilar a parte. E anche sull’uomo che ha deciso la partita Camelio precisa: “Ieri ero allo stadio, e ho visto tutto. Ranieri stava per mettere Shomurodov, poi Dovbyk ha segnato. Ma ieri l’ucraino è andato nuovamente male, anzi malissimo (qui le parole dette su di lui da Ranieri). Come dice sempre Melli (Franco, ndr) il tecnico ha sempre dalla sua una sorta di ‘satellite'”.