Claudio Ranieri e Artem Dovbyk - (RomaForever.it)
Ha parlato del bomber Artem Dovbyk ieri in conferenza stampa Claudio Ranieri. La Roma ha vinto grazie ad una sua rete, spezzando l’equilibrio di un incontro che il Cagliari era stato bravo prima a “congelare” – che torpore del primo tempo! – e poi quasi a pareggiare nella ripresa dopo essere andato sotto. Ai punti, forse, avrebbe meritato anche qualcosa in più ma dato che il portiere fa parte della squadra (si legga alla voce Svilar) alla fine l’hanno spuntata gli avversari.
Dicevamo del gol del centravanti ucraino, forse tra i più attesi ieri all’Olimpico dopo le critiche piovutegli addosso per la prova incolore disputata contro l’Athletic Bilbao. Giudicare l’attaccante è davvero complicato: perché se si guarda ai soli gol – e in effetti quelli un centravanti deve fare – il voto alla sua stagione non può che essere positivo; fin qui Dovbyk ha infatti comunque segnato 9 gol (+ 2 assist) in campionato, altri 2 in Europa League (1 assist) e 3 infine Coppa Italia. Non proprio pochissimo. Eppure continua ad essere in discussione: perché?
Il motivo è presto detto. Il centravanti ex Girona risulta completamente avulso dalla manovra. Di rado riesce a far salire la squadra e manca spesso nel dialogo col resto dei compagni. Un attaccante “vecchia scuola” potremmo definirlo allora, di quelli avvezzi a segnare sì, ma poco altro in più. E non basta? Nì. “Sta facendo una stagione positiva ma da lui ci aspettiamo di più“, ha detto a questo proposito Florent Ghisolfi nel pre partita di Roma Cagliari.
Il ragionamento è anche sul futuro visto che su di lui la Roma ha investito quasi 40 milioni. Ranieri, al termine della gara, ha parlato anche di “fiducia e affetto che non gli devono mancare” e si è detto felice che il centravanti si “sia sbloccato“. Il tecnico parla anche di “prestazione” ma forse, non ce ne vorrà sir Claudio, il giudizio è fin troppo buono nel senso che anche ieri Dovbyk si è visto pochissimo. E per di più prima del gol ne aveva sbagliato un altro non da lui.
Bastone e carota. Ranieri è però consapevole che il suo bomber dovrebbe riuscire a fare quel qualcosa in più per diventare ancor più protagonista e far girare meglio la squadra. Specie quando, come ieri, l’atteggiamento degli avversari rende sterili le vie di passaggio. “Gli ho detto che non deve vivere soltanto per il gol” – ha puntualizzato allora sir Claudio – “intanto ci vuole la prestazione”. “E’ un ragazzo che ha bisogno di comprensione ma noi gliela stiamo dando”. Come a dire: adesso tocca a lui metterci del suo.