
“Tra dieci giornate la Roma è sopra la Lazio”. Prendete il calendario: questa dichiarazione risale al 6 gennaio 2025, ovvero più di due mesi fa. I giallorossi avevano appena vinto il derby per 2-0 andando, diciamoci la verità, un po’ contro tutti i pronostici della vigilia. Eppure, nonostante il k.o. i biancocelesti avevano ancora un vantaggio enorme sui rivali: chi avrebbe immaginato quel giorno che a marzo le parti si sarebbero (quasi) invertite? Francamente nessuno.
Il calcio però a volte va ogni immaginazione. Ranieri ha saputo infatti mettere in piedi una rimonta dalle proporzioni incredibili: e se ancora è presto per vedere fin dove arriverà la squadra – dopo il Lecce si vedrà di che pasta è fatta la Roma – il risultato, chiaramente, resta. Specie nei confronti della rivale cittadina che adesso è stata messa praticamente nel mirino.
Il giornalista aveva previsto tutto: profezia sensazionale

C’è però chi, sorprendentemente, da lungo conoscitore in questo caso del mondo Lazio, aveva intravisto nelle pieghe dello spazio-tempo un futuro oscuro praticamente a tutti. Ritorniamo alla data di cui sopra, quel 6 gennaio. Facendo un rapido calcolo – incredibilmente – le dieci giornate sono terminate proprio nel weekend appena trascorso. Diciannovesima giornata, ventinovesima giornata. Davvero una coincidenza sorprendente.
E’ vero, la Roma ancora non ha scavalcato la Lazio ma gli è arrivata a sole due lunghezze di distanza. Partendo dal -15 di prima del derby e con un’altra stracittadina ormai alle porte. Insomma, quello che sembrava impensabile è diventato realtà. Luigi Salomone, l’autore di questa “profezia”, ha quindi spiegato stamattina a Radio Radio le ragioni che lo avevano spinto ad esporsi così tanto su giallorossi e biancocelesti. Sentiamo allora le sue parole.
Salomone in diretta: “Uccello del malaugurio? Macché, conosco troppo bene la Lazio per sapere che…”
“Adesso non vorrei essere tacciato come uccello del malaugurio, più che altro vorrei le tue scuse (ride rivolgendosi al conduttore, ndr)”, ha esordito il giornalista nel corso di Radio Radio Mattino Sport e News. “Perché non si trattava di essere scaramantici. No, erano valutazioni squisitamente tecniche. Era un’analisi da giornalista, non da allenatore perché questo di mestiere faccio, di quello che vedevo ma soprattutto della storia degli ultimi 20 anni della Lazio”.
Prosegue Salomone: “Spesso ci sono stati dei gironi d’andata straordinari e poi dei ritorni così così, magari dopo un mercato che non riesce a darti quel qualcosa in più. E il calo, inevitabilmente, arriva. Specie quando devi districarti tra due competizioni che erano tre fino a poco tempo fa mettendoci dentro la Coppa Italia. Purtroppo è un limite di questa squadra“.
Barone ha sbagliato la gestione dei troppi impegni
Secondo il giornalista parte delle responsabilità sarebbero da individuare anche nell’allenatore: “I tecnici bravi si vedono nei momenti di difficoltà e oggettivamente la gestione che ha avuto la Lazio in queste sette partite in ventidue giorni è stata da allenatore non preparato, nel senso che Baroni ha gestito una situazione nuova per lui. E ora stanno venendo fuori i limiti”.
Quindi l’affondo: “Le sue dichiarazioni nel post partita dopo la disfatta contro il Bologna? Sono da tecnico che allena una squadra che deve salvarsi. Non da Lazio. La gara contro il Bologna è stata sconclusionata, senza senso. La Lazio non può perdere in quel modo contro il Bologna”.