Totti alla Roma con Retegui: “Ho trovato un attaccante devastante”, il retroscena che pochi conoscono

Una storia che in pochi sanno, un talento che sembrava non sbocciare e un’intuizione che oggi fa la differenza. Quanto ci avrebbero guadagnato i Friedkin?

Melissa Landolina -
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Retegui italia
Italy’s Matteo Retegui reacts during the friendly soccer match Italy vs Türkiye at the Renato Dallara Stadium in Bologna, Italy, 04 June 2024 ANSA/CLAUDIO GIOVANNINI

Oggi sembra impossibile da credere, ma c’è stato un tempo in cui Mateo Retegui faticava tremendamente a segnare. Ora è uno degli attaccanti più letali della Serie A, ma in passato il suo percorso è stato tutt’altro che semplice. Prima di esplodere, ha vissuto momenti difficili tra Talleres ed Estudiantes, dove in più di 40 presenze ha trovato la rete solo 8 volte. Un rendimento deludente, tanto da far pensare che la sua carriera potesse prendere una piega ben diversa.

Eppure, anche nei periodi più bui, c’era chi vedeva in lui qualcosa di speciale. Francesco Totti fu tra i primi a intuire il suo vero potenziale. Bastarono pochi video per convincerlo: “Ho trovato un attaccante devastante”, diceva sicuro l’ex capitano della Roma, mentre il mondo del calcio ancora non si accorgeva di lui.

L’intuizione di Totti

All’epoca, Retegui non brillava sotto porta, ma Totti vedeva oltre i numeri. Il ragazzo giocava nell’Estudiantes, era ancora di proprietà del Boca Juniors, ma sembrava bloccato. Nonostante tutto, l’ex numero dieci giallorosso volle puntare su di lui, inserendolo nella sua scuderia CT10. Un investimento sul futuro, un’intuizione che si sarebbe rivelata giusta, anche se la svolta sarebbe arrivata solo qualche anno più tardi.

Nel 2022, il passaggio al Tigre cambia tutto. I gol iniziano ad arrivare con regolarità, e con essi anche l’interesse di diversi club europei. Retegui decide di affidarsi ad altri agenti, con il padre Carlos, ex giocatore e allenatore di hockey su prato, sempre al suo fianco nelle scelte più importanti. Ma il primo a credere davvero in lui era stato Totti.

L’esplosione in Italia

L’estate del 2023 segna il suo definitivo salto di qualità. Prima il Genoa, poi il passaggio all’Atalanta, dove trova l’ambiente perfetto per esprimere tutto il suo potenziale. Nel frattempo, grazie al doppio passaporto argentino e italiano, arriva anche la convocazione in Nazionale, con Luciano Spalletti che lo considera un punto fermo per il futuro dell’Italia.

Oggi Retegui segna a raffica, come se fosse sempre stato un bomber implacabile. Ma chi ha seguito il suo percorso sa che il suo talento ha impiegato tempo per sbocciare. In pochi avrebbero scommesso su di lui ai tempi dell’Argentina, ma Totti aveva già capito tutto.

Questo dimostra ancora di più il fatto che un conoscitore di calcio come Francesco Totti avrebbe potuto fare al caso dei Friekdkin, un ruolo dirigenziale specifico come talent scout avrebbe potuto riportare nella Capitale uil beniamino del pubblico e perché no, talenti del calibro di Mateo Retegui che sarebbero potuti sbocciare sotto l’occhio vigile dell’ex capitano giallorosso.

Chissà se Ranieri dalla prossima stagione cercherà di affidarsi all’aiuto di Francesco Totti.