Artem Dovbyk - foto Ansa
In un momento di forti dubbi circa il rendimento dell’attaccante ucraino, anche nel match di ieri, Athletic Bilbao Roma, l’apporto di Artem Dovbyk ha aperto una serie di interrogativi. Tra tutti: ‘Poteva fare di più per la squadra?’.
L’ingresso in campo del suo ‘vice’, l’uzbeko Eldor Shomurodov, sembra aver dato un altro ritmo alla partita che, ovviamente, non è stata semplice in 10, ma Ranieri nella conferenza post partita è lapidario: “Ora non bisogna fermarsi a dire ‘voleva fare meglio questo o quell’altro’. Siamo una squadra si fa bene in 26, si fa male in 26. Poi se c’è qualcosa che non quadra ne parleremo tra di noi”.
Proprio come si fa nelle famiglie, il mister giallorosso, qualora abbia visto errori – e purtroppo ce ne sono stati – non ha intenzione di ‘lavare in pubblico i panni sporchi’, è pronto ad affrontare tutti i problemi che si sono evidenziati nel corso della gara, ma con il gruppo, a Trigoria, a tempo debito. Sono questioni interne che non intende condividere con l’esterno.
Piuttosto, come sempre fatto, il tecnico testaccino rivolge il suo pensiero agli appuntamenti futuri con l’”obiettivo di fare sempre il massimo. Siamo ancorati alle prime della classe e proveremo a fare del nostro meglio per portare la Roma più in alto possibile. Io voglio sempre il massimo, lo chiedo ai ragazzi, lo chiedo a me stesso e proseguo così…”