Hummels (foto web)
Poco dopo l’inizio della partita tanto attesa un errore stravolge il cammino dei giallorossi. Hummels, pilastro di esperienza e solidità, commette un errore che nessuno si sarebbe aspettato. La pressione è alta, la partita è appena iniziata, ma all’11′ minuto, la situazione prende una piega clamorosa. Il difensore tedesco perde palla a centrocampo, lasciando spazio alla ripartenza avversaria. Sannadi scappa via, la Roma si trova scoperta, Hummels prova a rimediare, ma il fallo è netto.
Il direttore di gara, Turpin, non ha dubbi: cartellino rosso diretto. Un episodio che accende immediatamente le proteste giallorosse. Secondo i giocatori della Roma, non si tratta di un chiaro fallo da ultimo uomo, perché Mancini era in copertura. Il check al VAR conferma la decisione arbitrale, ma il dubbio resta.
Mancini protesta animatamente chiarendo a Turpin “C’ero io”, Svilar non ci sta e dalla sua porta corre a farsi sentire dall’arbitro, atteggiamento che gli costa un’ammonizione e non smuove la decisione.
Un intervento troppo irruento, una giocata rischiosa, ma soprattutto un gesto inaspettato da un campione con una carriera fatta di letture perfette e sangue freddo nei momenti chiave. Hummels, con tutta la sua esperienza, non può permettersi un errore su un passaggio così semplice.
Ciò non toglie che la decisione arbitrale sia stata troppo repentina: un errore è un errore ma dopo soli 11′, condizionare una gara del genere con la sicurezza che ha mostrato Turpin estraendo il cartellino rosso, senza accertarsi che non si trattasse di un fallo da ultimo uomo, è sembrata una leggerezza inappropriata durante una gara delicata e determinante come questa al San Mamès.
C’è da chiarire due punti in particolare per spiegare il perché il cartellino sarebbe dovuto essere giallo e non rosso: innanzitutto non siamo di fronte a un DOGSO ossia ‘negare l’evidente opportunità di segnare una rete’. Infatti per considerarla tale mancano due condizioni fondamentali: la lontananza dalla porta e la possibilità di recupero da parte di un compagno (a sinistra c’era Mancini ndr). Non solo, Sannadi non si stava dirigendo verso la porta ma verso l’esterno del campo e quindi verso Mancini.
Quello che in primis vogliamo evidenziare, riguardando la moviola dell’episodio, è che per molti resta il dubbio che Mats Hummels abbia colpito il pallone prima della gamba di Sannadi. Caso in cui ci sarebbe un motivo in più per considerare quest’espulsione un errore di Turpin.
La partita ora diventa una sfida contro il tempo e le difficoltà. La Roma deve stringere i denti, con la consapevolezza che ribaltare la situazione sarà un’impresa complicata. L’Athletic Bilbao ne approfitta, forte di un San Mamés pronto a spingere la squadra verso la qualificazione. La tensione è alle stelle, la lotta è ancora lunga. Il destino del match, però, sembra essersi deciso troppo presto.