
Il calcio è fatto di attese, di tensione che cresce fino al fischio d’inizio. Gianluca Mancini lo sa bene e si prepara a una gara che vale più di una semplice qualificazione. L’aria è carica, la pressione è quella giusta, quella che ti tiene vivo, concentrato, pronto a dare tutto.
“La pressione deve esserci sempre, ma quella giusta, quella che ti permette di stare sul pezzo”, racconta Mancini. Non c’è spazio per distrazioni o esitazioni. Un professionista deve convivere con questa sensazione, trasformarla in energia e farne un’arma. E questa Roma ha imparato a farlo. Da quando il nuovo allenatore ha preso in mano la squadra, il gruppo ha trovato una mentalità solida, capace di affrontare ogni sfida con carattere e determinazione.
“Non deve cambiare il nostro modo di giocare, da quando è arrivato Mister Ranieri affrontiamo le partite con grande determinazione”.
La sfida si avvicina: determinazione e concentrazione prima della battaglia
L’Athletic Bilbao non fa paura, ma va rispettato. Gli avversari hanno punti di forza evidenti, soprattutto nel reparto offensivo. “Non dobbiamo perdere di vista i loro giocatori davanti”, sottolinea il difensore giallorosso, consapevole che la chiave del match sarà proprio nella capacità di arginare le loro incursioni. Nico Williams è un giocatore rapido, ma la sfida è stata preparata nei minimi dettagli, senza focalizzarsi su un solo elemento. Servirà un’organizzazione perfetta, attenzione costante e il coraggio di imporsi sul campo.
Roma non cambia volto, resta fedele a sé stessa. La filosofia del mister è chiara: intensità, concentrazione, compattezza. Non si può snaturare l’identità della squadra, anche in un match così delicato. L’obiettivo è imporre il proprio gioco, senza lasciarsi intimidire. Il gruppo c’è, la voglia di combattere è evidente. Si respira la consapevolezza di chi sa di poter scrivere un’altra pagina importante del proprio percorso europeo.
Pochi istanti separano la Roma da una notte che promette emozioni forti. Serve una Roma feroce, concentrata, capace di gestire i momenti chiave della partita. La pressione c’è, ma è il motore che spinge a dare il massimo. Il fischio d’inizio si avvicina e la squadra è pronta a lottare.