Interviste

Nuovo allenatore Roma, lo chiama Bruno Conti: “Quando vieni?”

Bruno Conti, ex centrocampista della Roma, ricorda alcuni momenti passati, parla del suo impegno nel calcio e di alcuni amici…

Icona giallorossa, ex centrocampista che ha dedicato tutta la sua carriera alla Roma, eccetto due stagioni in prestito al Genoa. Il suo nome viene associato immediatamente alla Magica. E l’ex calciatore ha rilasciato, in queste ore, un’intervista a La Repubblica nella quale ripercorre i suoi anni nel calcio giocato, le amicizie, “quelle vere” – così le definisce lui stesso – e tra queste ultime quella con Carlo Ancelotti.

Ha dedicato 50 anni della sua vita al calcio

Bruno Conti alla soglia dei 70 anni ha dedicato “50 anni della mia vita al calcio”. Tra i ricordi più vivi dell’inizio della sua lunga carriera “mio padre. Quando sono stato preso alla Roma nel ’74, nonostante fosse un uomo taciturno era evidente che non stava nella pelle. Aveva fatto sacrifici per crescere sette figli e nei suoi occhi vedevo la gioia e la soddisfazione”.

Carlo Ancelotti – foto Ansa

Alcuni momenti importanti della vita dell’ex centrocampista giallorosso

Una vita piena quella dell’ex centrocampista che ripercorre alcuni momenti salienti, come il momento in cui ha conosciuto sua moglie “d’estate, in uno stabilimento balneare. La vidi sotto l’ombrellone e scoprii che la mamma adorava Gabriella Ferri e allora iniziai a girare in spiaggia con un mangianastri e mandavo la canzone ‘Er barcarolo va”. La mia futura suocera alla fine mi chiamò e così piano piano iniziai a fermarmi sempre più spesso sotto quell’ombrellone, fino a quando, prima di un allenamento, Rodrigo Placidi, mi presentò mia moglie Laura”.

Le amicizie importanti…

I ricorsi sono tanti e, tra questi, l’amicizia con Di Bartolomei. “Lo avevo conosciuto prima di arrivare alla Roma: un cugino di mia moglie mi aveva invitato a fare una partita di calcetto a Lavinio, vicino alla mia Nettuno, e c’erano lui, Bruno Giordano e Stefano Di Chiara: non stavo nella pelle, ero romanista da sempre, andavo a giocare una partita insieme a gente che già era la serie A. Ci siamo conosciuti lì, poi il giorno che sono arrivato in prima squadra è stato il primo a accogliermi. E poi è diventato il mio capitano, con tutto quello che abbiamo vissuto insieme: scudetto, finale di Coppa dei Campioni: veramente lo amo”.

Il legame con Venditti e Ancelotti

Sono tanti gli amici di Conti, anche Antonello Venditti è uno di loro. “Mi invitò sul palco a un concerto a Nettuno. Negli anni da responsabile del settore giovanile, ogni volta che andavamo a fare una finale, mettevo sul pullman le canzoni di Antonello”. Ma tra gli amici dell’ex centrocampista giallorosso c’è anche Carlo Ancelotti.

“È un’amicizia di quelle vere”

“Se ho mai provato a portarlo alla Roma?  Come potevi portarlo via Carlo dalle società dove è stato? Bayern, Chelsea, Real… certo la battuta gliel’ho fatta, anche l’ultima volta: ‘Dici sempre che sei della Roma, ma quando vieni ad allenarla?’ Ora sta al Real Madrid e oltre alla battuta è difficile andare. Anche se tra me e Carlo c’è un rapporto di famiglia. Sono stato a casa sua, con il papà, la mamma, prima di andare in Nazionale ho dormito da lui, siamo stati in vacanza insieme. Quando ha avuto l’infortunio al ginocchio dormivamo nella stessa stanza e mi mettevo sopra questo ginocchio gonfio così per cercare di allungarlo, di stenderlo. È un’amicizia, una di quelle vere”.

Francesca Di Nora
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