Ivan Juric - foto Ansa
Nonostante siano trascorsi ormai oltre tre mesi dall’esonero del tecnico croato, Ivan Juric, la sua ombra continua a essere presente nella Roma.
Che la gestione del mister croato abbia lasciato il segno a Trigoria è indubbio e allora per cercare di capire la posizione di Juric è stata proposta nel podcast di Sportitalia ‘ Di tutto un Pod’, un’intervista alla manager Marianna Meccacci, della GR Sport Agency che assiste anche l’allenatore croato.
La manager non se la sente di fare un bilancio su l’esperienza capitolina di Juric sottolineando come “a Torino aveva fatto vedere le cose diverse. Aveva avuto un’idea di calcio importante, così come avvenuto anche a Verona”.
La necessità, secondo Meccacci di accettare la sfida per provare le proprie capacità. “È evidente che se non ti confronti, proprio come nel suo caso, in cui gli è arrivata un’opportunità importante come quella della Roma, non lo saprai mai. Diciamo che l’occasione è arrivata in un momento e in un contesto ambientale un po’ particolare. Avrei voluto vedere un Ivan Juric da inizio stagione, con una preparazione fatta in un certo modo, con una situazione societaria un po’ diversa”.
Il paragone con Ranieri. “Oggi – ha sottolineato la manager – c’è un allenatore lì che è a casa sua e che tutto quello che respira lo conosce. Arrivare, come è arrivato lui, in quel momento estremamente convulso, non per creare alibi che nel calcio non esistono, in un contesto diversi si poteva vedere un film diverso”.