Paulo Fonseca - foto Ansa
Il provvedimento preso nei confronti di Paulo Fonseca che nella partita del Lione contro il Brest ha affrontato il giudice di gara, Millot’, in un ‘testa a testa’, ha fatto eco.
Erano attesi 7 mesi di squalifica, ma la commissione disciplinare francese è stata molto più severa nei confronti del mister, ex Roma ed ex Milan, che lo ha squalificato per 9 mesi. Una decisione che ha provocato reazioni. Una tra le contestazioni è arrivata dalla moglie di Fonseca, Kateryna Ostroushko sul suo profilo Instagram.
La donna è scesa in campo per difendere apertamente il suo consorte con una storia postata sul suo personale profilo social. Parole chiare quelle della signora Fonseca: “Nove mesi per qualche secondo di urla? Assurdo, assolutamente scandaloso, una decisione senza precedenti. Una giustizia corretta, per favore, non una esecuzione politica”.
L’allenatore portoghese, nella sfida di domenica 2 marzo, ha perso il controllo e nei minuti di recupero ha raggiunto l’arbitro contro il quale s’è sfogato. Una rabbia che sarebbe scaturita da un controllo del Var per un presunto fallo di mano da parte di un suo uomo, nell’area di rigore. Un controllo che, in fondo, non ha comportato conseguenze per la squadra del tecnico portoghese, il Lione (che tra l’altro ha vinto la gara per 2-1). Eppure inspiegabilmente Fonseca ha inveito contro il giudice di gara fino ad avvicinare la sua testa a quella di Millot, un gesto che l’arbitro ha ritenuto ‘intimidatorio’ e che ha portato al sorprendente provvedimento nei confronti del mister del Lione.