
Servirà anche il miglior Dybala per superare questa sera l’ostacolo Athletic Bilbao. Cioè, in poche parole, il giocatore visto e ammirato in queste ultime settimane: sempre presente in campo – i guai e le noie fisiche sembrano un lontano ricordo – ma soprattutto decisivo con le sue giocate. E non a caso i giallorossi, da quando la Joya si è finalmente riaccesa, ha iniziato a macinare risultati. Sia in campionato che in coppa. Il merito? Senza dubbio di Claudio Ranieri che in poco tempo gli ha fatto capire che il suo posto era ancora in campo. Niente gestioni o calcoli: se Dybala è a disposizione, Dybala gioca. Un concetto chiaro e semplice che però a Trigoria in molti erano convinti fosse ormai superato.
“Lui è un campione e come tale non può essere ingabbiato” – ha dichiarato ieri parlando dell’attaccante sir Claudio – “gli altri devono correre mentre Dybala, al netto ovviamente di qualche compito in fase difensiva, deve principalmente pensare a divertirsi“. Ma cosa pensa l’argentino della ritrovata condizione e stato di forma? “Mi sento bene e questo è fondamentale per questo finale di stagione”, ha dichiarato l’attaccante al quotidiano spagnolo Marca. Leggi qui l’intervista completa. E su Ranieri ha aggiunto: “Mi lascia libero in campo. Il Mister sa che a volte interpreto la partita diversamente e mi lascia libero di farlo“.
Dybala parla del suo futuro

Quando si parla di Dybala però l’argomento principale resta sempre il suo futuro. C’è poco da fare. Sia quando le cose vanno male che quando invece, come adesso, volgono al meglio. “Ci sono sempre tante notizie su di me” – ha precisato a questo proposito l’argentino – “ma non penso al mio futuro in questo momento”.
Il giornalista gli chiede però se alla sua serenità abbia contribuito, aiutato comunque il rinnovo automatico del contratto scattato recentemente. “No, non credo”, ha rivelato Dybala. “Anche perché già lo sapevo. Solo io conosco la verità e questo mi rassicura“.
Scudetto, Europa League e trofeo: le parole della Joya
Si torna quindi a parlare del suo presente in giallorosso. Sogni e speranze sono il tema di cui si discute: “Mi piacerebbe rispondere di essere favoriti per l’Europa League, ma non so se lo siamo in assoluto. So però che possiamo dire la nostra fino alla fine. La partita contro l’Athletic ci dirà se siamo favoriti o meno“. Scudetto e un trofeo alla Roma. “Il club ha vinto soltanto tre campionati perché il calcio italiano è sempre molto difficile. Vincere lo scudetto è difficile ma non impossibile. Mi piacerebbe lasciare un bel ricordo, un trofeo, quando non giocherò più qui”.