
Certe partite non iniziano mai davvero al fischio d’inizio. Allo stadio di Istanbul, prima ancora che la palla cominci a rotolare, l’aria si fa pesante. Una notizia drammatica scuote gli animi, uno di quei momenti che lasciano il segno prima ancora che la gara prenda forma. La tragica scomparsa di un tifoso scozzese fa da cupo prologo a una serata che per il Fenerbahce di José Mourinho diventerà presto un incubo sportivo.
Un avversario che non dimentica e una vendetta lunga anni
In campo, i Rangers non fanno sconti. La loro superiorità è chiara, i britannici dominano la scena e lasciano poche speranze ai padroni di casa. Il risultato finale dice 3-1, ma è solo una parte della storia. Tra gol, occasioni e due reti annullate, la serata ha un nome ben preciso: Cyriel Dessers.
C’è qualcosa di personale tra il bomber nigeriano e José Mourinho, un filo che lega le loro strade e sembra riannodarsi ogni volta. “Questa partita per me ha un sapore speciale”, ha confidato Dessers ai microfoni a fine gara. Il primo capitolo risale alla finale di Conference League a Tirana, quando l’attaccante indossava la maglia del Feyenoord e fu costretto a guardare Mourinho alzare il trofeo. Da quel giorno, ogni volta che Dessers incrocia una squadra del portoghese, sembra giocare con un fuoco diverso negli occhi.
Il gol che sblocca la sfida è suo. Il tocco preciso che lancia il secondo è ancora suo. E i due gol annullati per fuorigioco portano sempre la sua firma. Dessers è ovunque, quasi fosse una presenza inevitabile nel destino europeo di Mourinho.
Accanto a lui, a prendersi la scena c’è anche Cerny, autore di una doppietta che spegne ogni speranza di rimonta. Il Fenerbahce, smarrito e vulnerabile, non trova mai la chiave per uscire dal tunnel.
Per José Mourinho, abituato a far parlare di sé per le imprese europee, questa notte si trasforma in una lezione amara. Il tempo dirà se è solo un passo falso o un segnale più profondo. Nel frattempo, il destino ha già scelto i suoi protagonisti.