Undicesimo risultato utile, quarta vittoria consecutiva. Stavolta sì, è stato più difficile di altre volte (il Como è andato vicino al pari nel finale), ma ciò che conta è ancora una volta il risultato finale. I giallorossi superano 2-1 gli avversari – Saelemaekers e Dovbyk rispondono a Da Cunha, in più manca pure un rosso ai biancoblù – e si proiettano a soli sei punti dal quarto posto. E a questo punto, considerando il calendario nelle prossime giornate, la rimonta europea si fa di partita in partita sempre più credibile.
C’è da dire che Ranieri nel preparare il match di stasera aveva avvertito tutti sulle difficoltà che ci sarebbero state. E che nel primo tempo, forse in maniera anche troppo evidente, sono uscite fuori. Ma le gare vanno giocate fino alla fine e allora plauso, l’ennesimo, a sir Claudio che con i cambi ha saputo trovare la chiave di volta di una gara che si era messa male. L’anestesia allora non gliela avranno fatta – per citare le sue parole di qualche giorno fa – ma il paziente ne è uscito comunque indenne.
“E’ stata tutta la partita difficile, onore al Como. Questa è una squadra che sta bene, lo avevo detto in conferenza stampa. Noi però non ci siamo stati a perdere. I ragazzi hanno reagito e lo hanno fatto bene”, ha commentato nel post partita Ranieri.
Si passa poi alle scelte di inizio partita, un po’ inusuali considerando, ad esempio, la decisione di schierare a tutta fascia uno come Soulé senza rinunciare però a Pellegrini e a Dybala oltre al centravanti. “Attaccanti tutti insieme? Soulé può fare lo stesso lavoro di Saelemaekers, secondo me è bravo sia a difendere che attaccare. La scelta di mandarli tutti insieme è stata dettata dal fatto che potevamo avere comunque equilibrio considerando le loro caratteristiche”, ha spiegato a questo proposito il tecnico romano.
Qualcosa, comunque, non ha funzionato sia nel primo tempo ma anche nel finale di gara quando il Como ha avuto le sue occasioni per pareggiare la partita. “Conosco il lavoro di Fabregas, sono convinto che diventerà un top club”, ha rimarcato Ranieri. “Ultimi minuti di sofferenza? Sì, sono d’accordo, potevamo fare meglio. Giusto cercare il gol ma con un po’ più di raziocinio altrimenti alimenti la voglia degli avversari di venirti sotto”.
A Ranieri viene chiesto poi un commento sulla prova di Artem Dovbyk, entrato a gara in corso ma comunque decisivo ai fini del risultato finale. “Deve capire ancora il calcio italiano, come posizionarsi in alcuni momenti della partita. A volte non riesce a stare tra la palla e il difensore, qui provano a cinturarti, cosa che in Spagna magari non si fa”.
Sulle sue condizioni aggiunge. “E’ stato male quindi non l’ho potuto mettere dall’inizio. Si è allenato solo ieri. Idem Saelemaekers. Ma sapevo di avere giocatori in panchina che potevano cambiare l’inerzia dell’incontro. Buon per noi che la squadra abbia fatto un secondo tempo strepitoso”.
L’ultima domanda riguarda il prossimo impegno dei giallorossi, giovedì in Europa League, match valido per gli ottavi di finale del torneo. “Ieri ho visto la loro partita con l’Atletico Madrid e posso dire che non meritavano la sconfitta. Sarà una partita difficile, con due squadre che vogliono passare il turno. La giocheremo a viso aperto”, questo il pensiero conclusivo di Ranieri.