Roma-Como (foto X @asroma)
A volte, anche dopo anni, il legame tra tifosi e calciatori resta intatto, forte come allora. Marco Cassetti lo sa bene. Lo ha capito ancora una volta vedendo lo striscione apparso in Tribuna Tevere allo Stadio Olimpico: “Marco Cassetti cuore romanista“. Un messaggio che racchiude tutto l’affetto e la riconoscenza della tifoseria giallorossa per un giocatore che, con la sua grinta e la sua dedizione, ha lasciato un segno indelebile nella storia recente della Roma.
Arrivato alla Roma nel 2006, Cassetti si è imposto rapidamente come uno degli uomini di fiducia della squadra. La sua versatilità gli ha permesso di essere impiegato sia come terzino destro che come difensore centrale, adattandosi alle esigenze del gruppo con grande professionalità. Ma non era solo un difensore solido: la sua capacità di spingere sulla fascia e di proporsi in fase offensiva lo ha reso un’arma preziosa per la squadra.
I tifosi ricordano ancora il suo gol nel derby contro la Lazio, un’esplosione di gioia che ha cementato ancora di più il suo posto nel cuore della Curva Sud. “Segnare in un derby è un’emozione unica, un momento che non si dimentica“, raccontava Cassetti qualche anno fa, rievocando quel giorno speciale. Sei stagioni con la maglia giallorossa, vissute con il fuoco della passione e con il senso di appartenenza che solo chi ha giocato per la Roma può comprendere davvero.
Oggi Cassetti ha intrapreso una nuova avventura, questa volta fuori dal campo. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, ha scelto di restare nel mondo del calcio, mettendo a disposizione la sua esperienza come collaboratore tecnico del Como. Un ruolo che gli permette di trasmettere ai più giovani i valori che hanno caratterizzato la sua carriera: sacrificio, umiltà e voglia di lottare su ogni pallone.
Nonostante la distanza dalla Capitale, il legame con la Roma rimane indissolubile. “Roma è casa mia, lo sarà sempre“, ha dichiarato di recente. E lo striscione dedicatogli dai tifosi ne è la prova più bella: un abbraccio ideale tra passato e presente, tra un ex giocatore che ha dato tutto per la maglia e una tifoseria che non dimentica chi l’ha fatta sognare.