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In casa Roma il clima è completamente diverso rispetto a qualche mese fa. “Abbiamo attraversato la tempesta”, dice con convinzione Ghisolfi, alla vigilia di una sfida cruciale. Le sue parole raccontano un club che ha ritrovato la sua identità, che ha fame di successi e che non vuole fermarsi di fronte a nessun ostacolo.
“Sappiamo da dove veniamo, oggi abbiamo tutti fame nel club e non vogliamo mollare niente né in campionato né in coppa”. Il messaggio è chiaro: c’è un obiettivo da raggiungere e nessuno vuole tirarsi indietro.
La forza di un gruppo che si sente famiglia
Nel calcio, non basta il talento. Serve un gruppo unito, un’identità forte, un senso di appartenenza. “Oggi penso che la nostra forza sia il fatto di poterci affidare a tutti i giocatori”, afferma Ghisolfi, sottolineando l’importanza di una squadra dove ognuno ha il proprio ruolo e tutti si sentono coinvolti.
E poi c’è un dettaglio che non passa inosservato: “Mancini ha detto che siamo una famiglia, è vero, lo sento”. Quando un club diventa più di una semplice squadra, quando il legame tra i giocatori e lo staff si trasforma in qualcosa di più profondo, allora i risultati possono arrivare anche contro ogni pronostico.
Obiettivi chiari, senza guardare gli altri
“Non ci aspettiamo ora di ambire al quarto posto”, afferma Ghisolfi, lasciando intendere che l’unica cosa su cui la squadra deve concentrarsi è il proprio cammino. Ogni punto sarà decisivo, ma quello che conta davvero è la mentalità: “Dipende dai nostri risultati, ma anche dagli altri. Noi dobbiamo essere concentrati su noi stessi e dobbiamo fare il massimo”.
Tra campo e società, il lavoro procede nella stessa direzione. “Stanno facendo un ottimo lavoro squadra, società e allenatore”, sottolinea Ghisolfi, con una battuta ironica che chiude il discorso con un sorriso: “Non so se lui è dentista, ma è un bravo allenatore”, scherza dopo la battuta di Ranieri che ha ammesso che affrontare il Como è come andare dal dentista senza anestesia. Una frase che racchiude la fiducia e la serenità di un ambiente che ha attraversato il buio e ora vede la luce.