Claudio Ranieri intervista (foto Romaforever)
C’è un’aria di incertezza che avvolge la Roma, un senso di attesa carico di interrogativi. Chi prende davvero le decisioni? Quale sarà il destino della squadra? Antonio Felici, giornalista di France Football, ha sollevato il velo su alcune dinamiche interne, lasciando emergere dubbi e riflessioni che non possono essere ignorati.
“Shomurodov lo stimo a livello professionale, ma se questa rischia di diventare la Roma di Shomurodov allora siamo rovinati.” Parole forti, che mettono in discussione la strategia del club. Il problema non è la fiducia in Ranieri, icona indiscussa e rispettata, ma i limiti imposti dalla proprietà.
“Se Ranieri si sveglia e dice: ‘i Friedkin mi hanno detto che non possiamo spendere una lira’, lo ringraziamo per l’onestà. Ma non dipende da lui il mercato della Roma.” L’attenzione, secondo Felici, deve restare sui Friedkin, gli unici con il controllo finanziario del club.
Quali sono le reali ambizioni della proprietà? Se qualcosa non piace ai tifosi, la responsabilità non può ricadere su Ranieri, che non ha il potere di cambiare la politica economica della società.
“I Friedkin hanno preso la Roma in un momento difficile, segnato dal Covid. Ma quando venderanno il club, recupereranno tutto.” Un’affermazione che lascia intendere una gestione più orientata agli equilibri finanziari che alle ambizioni sportive.
I tifosi aspettano risposte, la città osserva con attenzione. La Roma ha bisogno di una direzione chiara, di un progetto che vada oltre i vincoli economici e restituisca alla squadra la competitività che merita. Il tempo dirà se le scelte della proprietà porteranno il club al successo o lo condanneranno a un futuro incerto.