curva sud (foto Romaforever)
A Trigoria si rincorrono voci su chi guiderà la Roma nella prossima stagione. L’ultimo nome emerso scuote l’ambiente: Giampiero Gasperini. L’attuale allenatore dell’Atalanta è sotto contratto fino al 2026, ma il rapporto con la società bergamasca sembra ormai logoro. Una situazione che potrebbe aprire scenari inaspettati, ma che scatena anche reazioni forti tra i tifosi giallorossi.
“Non lo vogliamo, soprattutto dopo quello che ha detto su Ndicka”. Il web si infiamma e la tifoseria esprime con decisione il proprio dissenso. La frase che ha alimentato il malcontento risale alla scorsa stagione, quando Gasperini, riferendosi al match rinviato per un malore di Ndicka, dichiarò: “Le nostre partite rinviate per motivi seri, non per un codice giallo”. Parole che molti romanisti non hanno mai dimenticato e che riemergono con forza ora che il suo nome viene accostato alla panchina capitolina.
La reazione della piazza non lascia spazio a interpretazioni. Tra i commenti più diffusi, c’è chi scrive: “A Roma dura come un gatto sull’Aurelia”, sottolineando con ironia quanto sarebbe difficile per Gasperini conquistare la fiducia dei tifosi. Il malumore si diffonde rapidamente, creando un’atmosfera di rifiuto ancor prima che qualsiasi trattativa possa prendere forma.
A pesare sulle perplessità del tifo romanista ci sono anche le caratteristiche tattiche del tecnico. Gasperini ha sempre proposto un calcio aggressivo e dinamico, ma il suo sistema di gioco potrebbe non sposarsi con le qualità della rosa attuale. Inoltre, il suo passato alla guida dell’Inter, seppur breve e non memorabile, lascia qualche dubbio sulla sua capacità di gestire una piazza esigente come quella giallorossa.
Nonostante il parere negativo di gran parte dei sostenitori, la società valuta con attenzione ogni opzione. La scelta del prossimo allenatore non sarà solo tecnica, ma anche strategica: occorre qualcuno capace di ricompattare l’ambiente e dare nuova linfa a una squadra che ha bisogno di certezze.
Se Gasperini dovesse realmente approdare sulla panchina della Roma, si troverebbe di fronte a una sfida complicata. Dovrebbe conquistare lo spogliatoio, convincere la tifoseria e dimostrare che le perplessità di oggi sono solo pregiudizi.
Mentre la dirigenza valuta con attenzione il profilo del tecnico piemontese, la piazza sembra aver già espresso il proprio verdetto. La Roma, alla ricerca di un leader per il futuro, dovrà scegliere con estrema attenzione, bilanciando necessità tecniche e la passione di una tifoseria sempre pronta a far sentire la propria voce.