Monza coach Alessandro Nesta gesture during the italian Serie A soccer match Torino FC vs AC Monza at the Olimpico Grande Torino Stadium in Turin, Italy, 24 November 2024 ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
Manca poco alla partita contro la Roma, una sfida che per molti è solo una gara di campionato, ma per Alessandro Nesta rappresenta qualcosa di più. Cresciuto a Roma, con il derby nel sangue, il tecnico del Monza si prepara ad affrontare una sfida carica di emozioni. “L’ho vissuto da bambino, da calciatore e ora da allenatore. Roma vive di calcio, e questo lo rende speciale”, racconta.
Il Monza sta attraversando un periodo complesso. La squadra ha bisogno di una scossa per ritrovare slancio. “Non basta allenarsi di più per vincere. Alcuni giocatori erano scarichi fisicamente e mentalmente, per questo abbiamo deciso di concedere un po’ di riposo. A volte, due giorni con la famiglia fanno più bene di lunghe sessioni sul campo”, spiega Nesta, sottolineando l’importanza dell’equilibrio tra lavoro e recupero.
Guardando alla rosa, il tecnico individua alcuni elementi chiave per affrontare la crisi. “Ogni squadra ha leader tecnici e morali. Gagliardini e Pessina hanno esperienza, Keita Balde può dare un contributo importante. I giovani devono essere accompagnati, ma anche loro devono capire che le difficoltà fanno parte di una stagione”. Il riferimento va all’Italia campione d’Europa: “Bonucci e Chiellini erano i leader di quel gruppo, trascinavano tutti”.
E su Ranieri: “Ranieri è rimasto nella storia in Premier League, persona corretta e positiva. Un signore in tutto, persona onesta anche nei giudizi e nei post gara. In quella città lui è un valore aggiunto, non tutti riescono a gestire Roma“.
E poi c’è la questione della mentalità. “Ai giovani di oggi manca l’ambizione. Troppo benessere, troppo comodo tutto. Noi vedevamo un’opportunità, loro si accontentano. E questo non mi piace”. Parole forti, che fanno riflettere su come sia cambiato il calcio negli anni.
Davanti ci sarà una Roma con attaccanti pericolosi come Dybala, ma Nesta ha già un piano. “Non ci difenderemo in otto, non faremo barricate. Cercheremo di essere equilibrati, consapevoli che sarà difficile. Se ci abbassiamo troppo, prima o poi il gol lo prendiamo”. La chiave sarà scendere in campo con la giusta mentalità. “I calciatori devono sentire il piacere di giocare queste partite. La posizione in classifica è quella che è, ma la testa e le motivazioni fanno la differenza”.