Gianluca Mancini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Roma Porto. Il difensore, pilastro centrale della difesa giallorossa, si è soffermato sull’importanza della partita di domani analizzando poi il suo rapporto con Mister Ranieri. Il calciatore è poi tornato sulla partita d’andata contro i portoghesi nel corso della quale il suo gesto rivolto all’arbitro – Mancini ha indicato lo stemma chiedendo rispetto per la Roma – ha fatto praticamente il giro del mondo.
Con lui si è parlato anche di futuro: “Sto bene qua“, le parole rivolte ai giornalisti che gli hanno chiesto se la sua carriera potrà essere interamente dedicata a questa società. Mancini, intervistato insieme a Mister Ranieri, ha parlato anche del suo miglioramento e dei suoi progressi fatti da quando è arrivato a Trigoria ma soprattutto degli aspetti sui quali deve ancora migliorare in base alla posizione ricoperta in campo: “Da centrale di destra posso spingermi anche un po’ in avanti, essere aggressivo. Da centrale devo stare attento altrimenti un errore può spalancare la porta al centravanti”.
Mancini parla del suo futuro: “Amo questa società”
Al difensore viene chiesto di commentare anche il delicato momento vissuto quest’anno dal nucleo storico del gruppo. Non è certo un mistero che i senatori, alcuni più di altri, siano finiti spesso nel mirino dei tifosi, specie quando le cose non andavano bene. “Io posso parlare per me, perché i miei compagni li vedo bene. Li vedo sereni. Si allenano al 100 e in campo danno il massimo in qualsiasi ruolo”, ha dichiarato Mancini.
Il difensore, che ha voluto rimarcare come la squadra sia davvero “una famiglia, che anche nei momenti più difficili non si è mai sciolta“, è quindi tornato sul suo personale rapporto con la società e con la città. Ti vedi per tutta la carriera alla Roma? Gli viene chiesto.
Questa la risposta del giocatore:
“Io qua a Roma – l’ho ripetuto tante volte – sto bene. Amo questa città, amo questa società. Vedo che i tifosi mi apprezzano e questo mi riempie d’orgoglio. Mi fa dare sempre qualcosa in più in campo. Io vivo il presente. Non mi piace pensare troppo al futuro. Ma se lo dovessi fare non avrei problemi nel dire che sto molto bene qua”.