Francesco Totti - foto Ansa
Dal 1995 la storia di Massimo Moratti e dell’Inter si sono intrecciate per andare avanti fino al 2014. Sono tante le vicende che ha vissuto alla guida del club nerazzurro e ne ha raccontate diverse al Corriere di Milano, ma una in particolare che ha rischiato di cambiare la storia della Roma e di uno dei suoi capitani più amati: Francesco Totti.
Dopo aver ricordato le trattative per Ronaldo e l’attenzione rivolta a Messi, Morati si è soffermato sulle trattative con Trigoria per acquistare il numero 10 giallorosso.
“L’allora proprietà della Roma era piena di debiti. Strapiena di debiti. Il presidente era così disperato che arrivò ad offrirmi Totti. Piangendo… Poi forse Totti avrebbe comunque scelto di restare a Roma, ma anche in quel caso lasciammo stare noi dell’Inter. Cose di calcio, cose di sentimenti”.
Un brevissimo momento nel quale Totti ha rischiato – ma forse come ha detto l’ex presidente nerazzurro non avrebbe mai accettato – di raggiungere l’Inter. È stato lo stesso club nerazzurro a capire quanto il capitano significasse per la Roma. Non tutto si riduce a una questione di soldi, ci sono i sentimenti quelli veri che rendono – o forse rendevano – il calcio uno sport esclusivo basato non solo sul business.
D’altro canto proprio Totti ha ripercorso quel difficilissimo giorno nel quale ha salutato il calcio giocato, il 28 maggio del 2017, quando ancora era in ottima forma fisica grazie alla quale “avrei potuto vincere molto con altre squadre, ma sono orgoglioso di ciò che ho fatto con questa casacca. Altri trionfi con una maglia diversa non mi avrebbero dato le stesse emozioni che ho provato qui da capitano”