Porto Roma - foto Ansa
La partita di ritorno in Europa League, Roma Porto, in programma giovedì 20 febbraio all’Olimpico, preoccupa per la possibilità che si verifichino disordini.
Nella gara di andata, fatti salvi i fuochi d’artificio esplosi sotto l’albergo che ha ospitato i giallorossi, tutto è andato liscio, per quanto le forze dell’ordine portoghesi avevano previsto un piano specifico per fare fronte a eventuali problemi di ordine pubblico.
Ora ci sono diversi fattori che contribuiscono a creare preoccupazione anche per la partita di ritorno prevista nella Capitale. Tra gli altri, l’amicizia tra il Porto e la Lazio. I tifosi biancocelesti accoglieranno gli amici portoghesi e il dubbio è che possano dare manforte ai supporters dei Dragoni contro i tifosi giallorossi.
Ad accrescere lo stato di ansia in vista del match ci sono anche le critiche all’arbitraggio di Stieler nella gara di andata. Quello stesso che ha fatto perdere le staffe a Ranieri che dalla panchina ha urlato si suoi uomini di uscire dal campo senza salutare il giudice di gara: “Non merita il saluto” per poi rilasciare un’intervista nella quale ha rivolto grandi perplessità al designatore dell’arbitro, Rosetti.
Anche le forze dell’ordine italiane sono pronte a incrementare i controlli in vista della gara di ritorno contro il Porto, mentre, come riporta la Gazzetta dello Sport, è già in corso un’opera di monitoraggio delle chat Telegram per verificare se ci siano contatti tra le tifoserie del Porto e quelle della Lazio.
Intanto a scopo preventivo quasi metà della curva nord romanista resterà chiusa al pubblico. Una chiusa al pubblico disposta dalla Uefa dopo il lancio di petardi con i tifosi dell’Eintracht Francoforte nella partita casalinga. I settori 46 e 47 resteranno, pertanto, interdetti.