De Rossi lancia l’allarme: “Divario enorme, stiamo sbagliando tutto”

Il responsabile del settore giovanile giallorosso ha parlato del movimento calcistico in Italia: la sua è una critica pungente

Luca Mugnaioli -
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Alberto De Rossi, responsabile del settore giovanile della Roma – (RomaForever.it)

Lunga intervista ad Alberto De Rossi, papà di Daniele, che ha parlato della situazione del calcio in Italia, in particolare per ciò che riguarda i giovani talenti dei vivai. Nonostante qualche eccezione infatti, la maggior parte dei calciatori fatica ad affermarsi nelle prime squadre col risultato di finire per girovagare in prestito tra Serie B e formazioni minori. Senza riuscire a compiere il grande salto.

Il fenomeno delle seconde squadre – le famose “next gen” iscritte alla Serie C – è per adesso abbastanza marginale anche perché non tutti i club, a causa degli elevati costi di gestione, sono in grado di permettersele. E pure chi lo sta sperimentando si sta scontrando con risultati tutt’altro che proficui. Insomma, l’eterno dibattito, che torna puntuale però soltanto in occasione dei fallimenti della Nazionale maggiore, pare ancora privo di soluzione.

Alberto De Rossi: “C’è sempre meno rapporto palla-ragazzo”

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Intervista ad Alberto De Rossi – (RomaForever.it)

Di questo ha parlato oggi come detto Alberto De Rossi. “Oggi c’è meno rapporto palla-ragazzo”, ha esordito De Rossi a Il Messaggero. “Quando si andava per strada si giocava a calcio tante ore, ora non è più così. Noi addetti ai lavori dovremmo riproporlo. Poi certo, forse i risultati li vedremo tra 10 anni”.

Il responsabile del settore giovanile della Roma parla anche della mancata affermazione di molti ragazzi in Serie A. “Cosa manca tra Primavera e prima squadra? Semplice, il divario tra queste due dimensione è enorme”. De Rossi ne spiega anche il possibile motivo: “All’estero i giovani giocano, in Italia no. Qui i club pensano soltanto al risultato”.

Sulle seconde squadre e sulla Roma: “Credo ciecamente nel lavoro che stiamo facendo”

Si arriva così al tema delle seconde squadre accennato in apertura. “I team secondari risolverebbero il problema perché darebbero la possibilità al calciatore di crescere. Non solo velocemente. Ma anche bene”, prosegue De Rossi. Se giochi Primavera contro Primavera come evolvono? Un ragazzo a 20 anni e sei mesi viene consegnato al calcio con pochissima esperienza.

Il Dirigente giallorosso parla infine del lavoro che si sta portando avanti a Trigoria: “Il nostro obiettivo è portare i ragazzi in prima squadra. Lavoriamo solo per questo. Ci credo ciecamente ed è anche possibile. Giochiamo con sei 2007 in Primavera, cioè due anni in meno rispetto alla media. Tutti gli altri in Italia hanno 20 anni, tranne il Milan che però ha la seconda squadra”.