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I Friedkin continuano ad avere i riflettori puntati addosso. La Roma e la sua storia sono troppo importanti per non osservare con attenzione ogni passo compiuto dagli imprenditori texani. Lo fanno i tifosi, ma anche gli addetti ai lavori che alla Magica e alla sua tradizione sono legati a prescindere dal credo calcistico personale.
Caressa sulle proprietà americane nel calcio
Anche il giornalista e opinionista sportivo, Fabio Caressa, che riesce con difficoltà a nascondere la sua passione giallorossa, parlando del ruolo delle proprietà americane nel calcio, in un’intervista sulla CBS, ha esaminato il ‘caso Roma’.
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L’invito a tenere conto della storia delle squadre
“Le proprietà americane – ha detto il giornalista – devono tenere conto della storia e delle eredità delle squadre. Hanno un modo diverso di fare business, più vicino alla NBA che al calcio. Ma noi non siamo abituati a questo, visto che siamo molto più legati sentimentalmente ai club”.
L’opinionista apre al business americano, ma a una condizione…
Questo non toglie, secondo Caressa che “in Italia abbiamo fallito a livello di business e forse il loro può essere il modo giusto, ma stando attenti all’eredità e alla storia. La Roma è un club con una storia importante, in una città storica”.
Sull’esonero De Rossi non ha dubbi: “L’errore più grande”
Torna a parlare di De Rossi l’esperto. “Il suo esonero – ha sottolineato – è stato un grosso errore. Il più grande. Rappresentava l’eredità storica della Roma. E Ranieri va in quella direzione, ma i proprietari americani devono lavorare di più insieme. Quando vanno alle riunioni della Lega – ha concluso Caressa – non lavorano insieme e questo è un gran peccato”.