Ha giocato appena 7 partite con la Roma: ma il suo esordio fu pazzesco

Il suo fu un esordio clamoroso: un’autentica magia che lasciò immaginare un futuro brillante in giallorosso. Ma poi l’attaccante deluse tutte le aspettative

Luca Mugnaioli -
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Da campioni a meteore: la storia di questo calciatore è pazzesca – (RomaForever.it)

La storia della AS Roma, come quella di tutti i grandi club, è infarcita di giocatori che sono soltanto transitati dalle parti di Trigoria senza però lasciare traccia. Sono le cosiddette meteore, calciatori arrivati magari pure con grandi aspettative e hype, salvo poi disattenderle clamorosamente tutte. Alcuni di loro ce li ricordiamo perfino con affetto, magari per qualche loro bizzarra caratteristica (vi ricordate Abel Xavier?), altri ci fanno sorridere. Altri ancora, invece, ci fanno riaffiorare sentimenti di rabbia magari perché per prenderli la Roma aveva speso fior di quattrini. Come l’Iturbe di turno.

La storia che vi raccontiamo oggi se vogliamo è però addirittura ancor più particolare. Parliamo di un ragazzo che all’esordio con la maglia giallorossa incantò tutto l’Olimpico dando l’impressione di poter diventare un grande campione. Entrato in campo in sordina in una partita non certo fortunata, riuscì a lasciare tutti a bocca aperta con una magia degna di un fuoriclasse. Tanti, a quel punto, pensarono: “Ammazza, questo è forte davvero”. Come andò poi? Beh, la risposta è quasi scontata.

Controllo, sombrero e botta al volo: da campione a meteora, la sua storia è pazzesca

Quella partita, seppur entrata nella storia, è rimasta l’unico gioiello, l’unico sussulto di un potenziale campione rimasto per l’appunto meteora. Come uno dei tanti calciatori arrivati in fretta nella Capitale e andati via con altrettanta solerzia. Difficile ricordarsi di loro se non in occasioni come queste, almanacco giallorosso alla mano. Eppure, dicevamo, il suo esordio aveva lasciato presagire davvero un futuro di ben altro tipo.

La data: 26 agosto 2012, Roma Catania. Sulla panchina romanista c’era Zeman: con la squadra sotto clamorosamente per 1-2, il tecnico ceco decise di buttare nella mischia un attaccante semi-sconosciuto, per di più togliendo dal campo niente meno che Francesco Totti. Chissà, riavvolgendo il nastro, cosa avranno pensato i tifosi allo stadio. Eppure quel ragazzino nemmeno vent’enne lasciò tutti a bocca aperta: in pieno recupero segnò un gol da cineteca, controllo, sombrero e gran botta a superare il portiere. Mandando in visibilio l’intero Olimpico.

Che fine ha fatto Nico Lopez oggi

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Nico Lopez (31) – (RomaForever.it)

Il calciatore di cui parliamo è Nicolas Lopez, uruguaiano di nazionalità, conosciuto da tutti con il diminutivo “Nico”. La Roma lo prelevò giovanissimo aggregandolo alla Primavera. Impiegato spesso dalla panchina, lo score di 15 gol in 12 partite gli valse il salto in prima squadra. L’esordio incredibile però rimase fine a sé stesso: da lì in avanti il centravanti giocherà appena 7 partite non replicando l’entusiasmante prova contro il Catania. Tanto che, l’anno dopo, passa in comproprietà all’Udinese, prima di iniziare a girovagare in prestito tra Hellas Verona e poi Granada. 

Per Nico Lopez arriva quindi il momento di tornare in Sudamerica: Nacional, Internacional, Tigres UANL, Leon e di nuovo Nacional dove il calciatore milita tuttora anche se in prestito (l’accordo scadrà a giugno, ndr). Il centravanti, che oggi ha 31 anni, non ha iniziato bene la stagione in corso avendo collezionato sin qui una sola partita in campionato. L’ex Roma ha però segnato nella Supercopa (vinta dal Nacional) e messo a segno anche un assist. A macchiare la sua prova tuttavia il cartellino rosso rimediato durante il match.