E’ una Roma a due volti quella che ritorna da Porto. Bella, a tratti convincente e in pieno controllo della gara; poi un paio di minuti di blackout in cui i giallorossi, di fatto, hanno vanificato quanto di buono fatto fino a quel momento. Prima il gol subito sugli sviluppi di un corner a favore – dove la squadra è stata colta di sorpresa dal lungo rilancio del portiere – poi l’espulsione di Cristante per somma di gialli che ha costretto la squadra a difendersi ad oltranza negli ultimi 20 minuti di gioco.
Come giudicare quindi nel complesso la prestazione dei giallorossi soprattutto in vista del ritorno? Ranieri, c’è da dire, da questo punto di vista ha parlato ben poco di calcio giocato, scagliando tutta la sua rabbia contro l’arbitro ma anche contro il designatore Europeo Rosetti. L’allenatore, in altre parole, per una sera ha svestito i panni di “sir” prendendosela con una direzione “non all’altezza“, tanto per usare un eufemismo. Sì perché la realtà è che l’allenatore giallorosso ha fatto veramente fatica a trattenersi.
Ranieri parla dopo Porto Roma: le sue dichiarazioni sono al vetriolo
“L’arbitro non meritava il saluto” – ha commentato infatti subito Ranieri – “per questo ho mandato via i giocatori a fine partita”. L’episodio a cui fa riferimento il tecnico romano è a quanto accaduto subito dopo il triplice fischio: l’allenatore infatti si è precipitato in campo mandando via quasi di peso i suoi, anche per evitare ulteriori provvedimenti disciplinari (nel finale è stato espulso anche un suo collaboratore in panchina, ndr).
Ranieri a quel punto si accende e aggiunge: “Predisposizione sbagliata? Non si possono vedere queste cose. Me la prendo con chi ha designato questo arbitro, Rosetti: come si fa a mandare a Oporto un arbitro che su 22 partite la squadra ospite ha fatto solo 9 pareggi? Perché questa designazione? E poi i cartellini. Sembrava che l’arbitro stesse aspettando soltanto qualcosa dentro l’area di rigore per fischiargli qualcosa e fargli vincere la partita“.
Ancora Ranieri: “E’ lo stesso che ha mandato Taylor”
L’allenatore giallorosso, come riportato su “X” dal giornalista Nicolò Schira, ha quindi chiosato:
“Un amico mi ha detto che Rosetti è lo stesso che ha mandato Taylor alla finale di Budapest“
Insomma, tanti strascichi polemici che animeranno il dibattito nelle prossime ore e – siamo sicuri – fino al match di ritorno del prossimo 20 gennaio. Ad ogni modo la Roma, al di là delle assenze che ci saranno, avrà tutte le sue chance per passare il turno: e la gara di oggi, blackout a parte, lo ha fatto ampiamente capire.