Mile Svilar in conferenza stampa - (RomaForever.it)
Serviranno anche le sue parate domani – e poi tra sette giorni – per consentire alla Roma di staccare il pass per gli ottavi di Europa League. E chissà, magari incrociare i rivali di sempre e ripetere quanto accaduto ad inizio anno. Ma per questo ci sarà tempo. La priorità in casa giallorossa, ovviamente, è battere il Porto: poi si vedrà.
E’ chiaro quindi che, specie in sfide da dentro o fuori, servirà l’apporto di tutti, Svilar su tutti. Chiudere la saracinesca intanto domani sera e poi fare il bis contando sull’apporto dello Stadio Olimpico. Del resto è questo che ci si aspetta dai propri campioni. E l’estremo difensore giallorosso sta diventando uno di questi.
“Mi sento bene, penso solo al calcio, a domani, a vincere le partite. Sono grato alla Roma per avermi dato questa opportunità“, ha esordito Svilar, presente in conferenza stampa insieme a Claudio Ranieri. “Il mio esordio in Champions sette anni fa? Da allora sono cambiato molto. Ed è cambiato tanto attorno a me, anche nella mia vita privata”, ha proseguito il portiere giallorosso.
All’estremo difensore è stato chiesto se lo stadio del Porto, dove si disputerà l’andata dei playoff, può essere paragonato all’Olimpico: “E’ difficile…Ma è un ambiente molto caldo, è uno stadio bello ma non come il nostro. Non vedo l’ora di scendere in campo”.
Svilar ha poi risposto a due domande che stanno molto a cuore alla tifoseria. La prima riguarda il suo rinnovo: “Io non ci penso troppo, penso solo al campo” – ha ammesso il portiere che però ha svelato: “Abbiamo iniziato a parlarne la settimana scorsa”. E questo, ovviamente, non può che far piacere al popolo romanista. Dopodiché Svilar è tornato su un episodio che lo ha visto protagonista qualche settimana fa: ovvero sulla famosa sfuriato dopo la sconfitta contro il Como.
“Io vivo molto la partita e a volte succede che uno sbrocca, che uno si arrabbia se perde. A volte succede anche in allenamento“, ha dichiarato in merito il numero 1 della Roma. “Se ho pensato di andarmene? No, assolutamente no“. Una risposta chiara e netta che mette fine, se ce ne fosse stato bisogno, a quella vicenda.